KIEV – Sul tavolo diplomatico si continua a discutere per la fine del conflitto in Ucraina. A spingere il piede sull’acceleratore, in queste ore, sono soprattutto le autorità di Kiev. Come spiegato dal segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale Rustem Umerov, l’obiettivo è “organizzare una visita del presidente ucraino negli Usa il prima possibile, a novembre, per completare le fasi finali e raggiungere un accordo con Trump”.

La linea dura di Mosca: “Conta solo Anchorage. L’Ue ha già fallito”
Dal canto suo, Mosca replica alla controproposta europea al piano di pace made in Usa. A chiarire la linea di Mosca ci ha pensato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Citato dall’agenzia Interfax, Lavrov ha ribadito che la Russia non accetterà la “cancellazione” dello spirito di Anchorage dal piano di pace di Donald Trump sull’Ucraina. Nel mirino, ancora una volta l’Europa, accusata di aver “fallito su tutti i fronti”, a differenza degli Stati Uniti, “gli unici nel mondo occidentale, a differenza di Londra, Bruxelles, Parigi, Berlino a mostrare iniziativa per trovare una soluzione”.

Secondo il titolare degli Esteri russo, infatti, il documento originale rispettava quanto discusso in Alaska tra il leader Usa e il presidente russo Vladimir Putin. Al momento quello rimane l’unico dossier ricevuto dai vertici legati allo zar, come confermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha negato di aver letto un nuovo piano in 19 punti, sintesi elaborata a Ginevra in seguito alle correzioni ucraine ed europee. “No, non sappiamo di cosa stiate parlando”, ha risposto Peskov ai giornalisti, aggiungendo che “è impossibile commentare ogni notizia dei media in questo momento”.
Oggi nuovo round di incontri tra Usa e Russia ad Abu Dhabi
Nonostante il muro di Mosca, un funzionario statunitense ha confermato alla Bbc che oggi (25 novembre) ci sarà un incontro con i rappresentanti russi ad Abu Dhabi. Un vertice che dovrebbe far seguito al meeting tra il segretario dell’Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, e alcuni funzionari russi nella capitale degli Emirati Arabi. Citato dall’agenzia russa Tass, Peskov ha eluso le domande sulla questione, affermando di “non avere ancora nulla da riferire”. Sul fronte europeo, la fiducia per un accordo sulla pace in Ucraina rimane moderata. Se ne discuterà oggi, intorno alle 16, in una videoconferenza che riunirà la Coalizione dei Volenterosi, con la presenza di capi di Stato e di governo, oltre che vertici dell’Unione Europea e della Nato.

Prosegue l’offensiva russa sul campo: nella notte sei morti a Kiev
Mentre la macchina diplomatica è attiva su più tavoli, l’offensiva russa non accenna a diminuire. Le forze di Mosca hanno colpito con vigore il quartiere Svyatoshynskyi di Kiev, causando almeno sei morti con un attacco aereo combinato, utilizzando missili e droni. Nello specifico, l’esercito russo ha lanciato “22 missili di vario tipo e 460 droni contro l’ucraina”, come spiegato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Alcuni di questi droni”, ha aggiunto, “sono volati verso Moldavia e Romania”, dando seguito alle incursioni degli ultimi mesi.


