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HomePolitica Meloni: “Asset russi? Supportiamo Kiev, ma è complicato trovare una soluzione sostenibile”

Meloni: "Beni russi congelati?
Siamo con Kiev, ma è difficile
trovare soluzione sostenibile"

M5S: "Stop all'invio di armi in Ucraina"

Pd: "Sì all'uso degli asset di Mosca"

di Alessio Sebastiano Corsaro17 Dicembre 2025
17 Dicembre 2025

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati durante la comunicazione in vista della riunione del consiglio europeo, Roma | Foto Ansa

ROMA – “Trovare una soluzione sostenibile per assicurare la continuità del sostegno finanziario a Kiev sarà tutt’altro che semplice”. Durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito le perplessità di Palazzo Chigi sull’eventuale uso degli asset russi congelati. “L’Italia”, ha proseguito Meloni, “resta impegnata a mantenere una pressione economica sulla Russia”, ma “qualsiasi strumento di sostegno a Kiev deve sempre rispettare le regole su cui poggia lo stato di diritto”. La priorità per il governo è quella di “avere chiarezza” sui possibili rischi connessi al possibile utilizzo dei beni immobilizzati, specie “quelli di ritorsione o legati a nuovi fardelli rispetto ai bilanci nazionali”, in un momento in cui “siamo impegnati a portare l’Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo”.

Il costo della guerra e la divergenza con Salvini

Sul merito del conflitto in Ucraina, Meloni ha smentito le posizioni del vicepremier, Matteo Salvini, sostenendo che la Russia “si è impantanata in una durissima guerra di posizione, a costo di enormi sacrifici”, a differenza di quanto sostenuto dalla propaganda. Per questo motivo, rimane centrale “il mantenimento della pressione su Mosca, l’unica cosa che può costringere Putin a un accordo”. 

Una posizione già nota al Presidente della Repubblica

L’intervento della presidente del Consiglio ribadisce la posizione condivisa ieri, 16 dicembre, durante un pranzo di lavoro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un incontro sereno, in cui la premier ha confermato al Capo dello Stato il sostegno all’Ucraina e allo sforzo americano per la pace, senza nascondere perplessità sulla costruzione di un meccanismo per continuare a finanziare Kiev nel 2026 e nel 2027. Mattarella si sarebbe limitato ad ascoltare i punti messi in evidenza, con le relative obiezioni, senza indicare una specifica soluzione.

M5S: “No all’utilizzo degli asset russi”

Nonostante le divergenze di posizione tra FdI e Lega, la maggioranza riesce ancora una volta a presentarsi con una risoluzione unitaria, mentre le opposizioni viaggiano divise. Il M5s chiede, tra le altre cose, lo stop all’invio di nuovi armamenti all’Ucraina. Un altro impegno è quello di “non supportare – in sede di Consiglio europeo e nei consessi internazionali competenti – l’ipotesi della confisca definitiva e dell’utilizzo degli asset sovrani della Federazione Russa nonché dei beni di soggetti terzi congelati detenuti in Europa”. I pentastellati puntano anche ad eliminare il segreto militare delle forniture cedute e, al raggiungimento della pace, a rivalutare la possibile acquisizione del gas russo. Focus anche sul Medio Oriente. 

Pd: “Solidarietà a Kiev con tutte le forme di assistenza necessarie”

La risoluzione del Pd, invece, ribadisce “senza esitazioni e ambiguità” la centralità “dell’interesse europeo di fronte alle minacce globali e alle sfide continue rappresentate dall’amministrazione americana”, lanciando un chiaro messaggio a Giorgia Meloni e al desiderio di mantenere equilibrio nelle relazioni transatlantiche. Inoltre, il Partito Democratico conferma “la condanna dell’aggressione russa dell’Ucraina” e la necessità di continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, anche “attraverso un utilizzo legalmente fondato dei beni russi congelati”.

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