La foto postata sul suo profilo Facebook il 21 novembre da Maurizio Pascucci, candidato sindaco per il M5s a Corleone, che lo ritrae accanto a Salvatore Provenzano, marito della nipote del defunto boss di Cosa Nostra. L'immagine mostra i due nel bar di Provenzano e sopra c'è un commento dell'esponente di 5 Stelle: "Un buon caffè con Salvatore. Delusione per i maldicenti..." ++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Corleone al centrodestraSconfitto il grillino"ripudiato" da Di Maio

Nicolosi rieletto undici anni dopo Pascucci verso l'espulsione dall'M5S

Dopo il commissariamento, Corleone ha di nuovo un sindaco. Nicolò “Ciccio” Nicolosi è stato eletto con il 55% dei consensi. Si è fermato al 27 e al secondo posto, Maurizio Pascucci, candidato grillino “ripudiato” da Luigi Di Maio e prossimo all’espulsione dal Movimento.

Erano elezioni locali, ma le vicende della terra del Padrino travalicano sempre gli stretti passi di montagna e, se sfiorano famosi concittadini come Totò Riina e Bernardo Provenzano, diventano subito un caso nazionale. Questo è puntualmente successo quando il pentastellato Pascucci ha aperto pubblicamente a un dialogo con i parenti dei mafiosi, “per aiutarli in un percorso di recupero e di fuoriuscita dalla zona grigia”, postando una foto con un nipote del boss Provenzano.

L’immagine ha acceso polemiche e imbarazzato il Movimento, spingendo il vicepremier Di Maio ad annullare il comizio previsto venerdì sera a Corleone, a chiedere ai probiviri l’espulsione di Pascucci, e a vietare il simbolo a eventuali eletti. Il candidato “ripudiato” non si è ritirato, affermando che la foto era stata condivisa col meetup locale e con il parlamentare di riferimento del territorio, Giuseppe Chiazzese.

Ma i corleonesi non l’hanno premiato, scegliendo di affidarsi a Nicolò “Ciccio” Nicolosi, già parlamentare regionale di lungo corso, anche con incarichi di Giunta; nel 2001 deputato alla Camera con il centrodestra, e già sindaco del paese tra il 2002 e il 2007.

Entusiasta il primo commento del neo sindaco: “L’esito delle elezioni è una vittoria per la città. I corleonesi si sono svegliati”. A Pascucci resta solo l’amara certezza dell’espulsione in arrivo: “Sarà una formalità”. Il nipote di Provenzano, involontario protagonista della campagna elettorale, si è limitato a dire: “Mi alzo alle cinque con mia moglie per aprire il bar, lavoro e basta. Ma Di Maio che ne sa?”.

Giulio Seminara

Nato a Catania il 6 dicembre del 1991. Diplomato al liceo classico e laureato in Lettere Moderne con una tesi su Pier Vittorio Tondelli. Ha lavorato a LA7 come programmista e scritto per diversi quotidiani. Appassionato di cinema, politica e calcio. Gioca a ping pong, ascolta i cantautori e i Placebo.