Informazione a rischioè "sempre meno libera"La denuncia dell'Unesco

La ricerca pubblicata da "Ossigeno" allarma i giornalisti di tutto il mondo

I giornalisti sono sempre meno liberi di esprimersi. Questo il triste quadro delineato da un documento pubblicato dall’Unesco e tradotto dall’associazione italiana Ossigeno per l’informazione, un osservatorio per la tutela dei giornalisti che subiscono minacce e intimidazioni e che vigila sulla garanzia della libertà di informazione.

Il documento Unesco

Il testo segnala il problema dell’uso scorretto del sistema giudiziario, visto come il principale strumento con cui negli ultimi anni è stata compressa in Italia e in tutto il mondo la libertà di espressione, e il ritardo sull’aggiornamento di tale sistema in merito alla salvaguardia del diritto a informare dei giornalisti. L’utilizzo dello strumento giudiziario al fine di soffocare le voci critiche e il permesso di applicare procedure punitive non garantisce un esercizio libero del diritto e dovere di informazione.

Lo conferma l’Agenzia delle Nazioni Unite evidenziando la crescente presenza di leggi che limitano questo diritto e che puniscono addirittura con il carcere la diffamazione. A ciò si aggiunge l’aumento consistente delle cosiddette querele temerarie per diffamazione a mezzo stampa e la limitazione del dibattito pubblico, privando delle voci e delle opinioni critiche la popolazione.

Le possibili soluzioni

Sebbene il quadro sembri preoccupante, l’Unesco fornisce consigli su come dover reagire a fronte di queste intimidazioni, ovvero con un appello costante alle organizzazioni internazionali che si rivolgono a giornali e giornalisti.

L’associazione Ossigeno per l’informazione, da sempre in prima linea per la salvaguardia della libertà di opinione, esorta, attraverso le parole del presidente Alberto Spampinato, ad una presa di consapevolezza sul tema, mentre si impegna per un’ampia divulgazione del documento.

Sofia Zuppa

Nata ad Arezzo, città natale di Petrarca e Vasari, sono migrata nella dotta, la rossa e la grassa Bologna, città dai contorni caldi che mi ha amabilmente cresciuta. Infine sono piombata nell'antica ed eterna Roma. Un viaggio sempre intessuto dall'amore per lo studio e per il giornalismo, una passione che spero un giorno possa portarmi ancora più lontano...