Trattori in un presidio di protesta / Foto Ansa

Dimezzata l'Irpef agricolaper i redditi compresitra i 10 e i 15mila euro

Meloni: "Maggioranza compatta" Verso la smobilitazione dei trattori

ROMA – Sono servite due ore di vertice di maggioranza; ma, alla fine, l’intesa è stata raggiunta. All’esonero del pagamento Irpef per i redditi agricoli fino a 10 mila euro, il governo aggiunge uno sconto del 50% per quelli tra i 10 e i 15 mila euro.

L’emendamento al decreto Milleproroghe è stato presentato martedì 13 febbraio in Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera. Le opposizioni hanno chiesto di sospendere la seduta, a causa della richiesta di un reinserimento di alcuni emendamenti non segnalati ma il testo dovrebbe essere votato già domani in Aula. L’esenzione dell’Iperf per il settore agricolo è il frutto di un compromesso tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e Lega con il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari. Giorgetti voleva fermarsi al tetto dei 10 mila euro, mentre Molinari chiedeva di toccare i redditi fino ai 30 mila. 

Una prima risposta agli agricoltori che, da settimane, stanno immobilizzando il Paese. Il sostegno al mondo agricolo arriva anche dalla premier Giorgia Meloni che, in un’intervista al Tg5, tranquillizza l’elettorato sulle divergenze interne alla maggioranza. Per la premier la maggioranza è compatta, nonostante le diverse sfumature che sono un valore aggiunto, dice. “Quando c’è da trovare soluzioni, le troviamo sempre”, ha concluso. Esulta anche la Lega. “Siamo soddisfatti di aver corretto un passaggio della manovra che andava sicuramente rivisto e che grazie al nostro contributo è stato rimodulato su parametri di equità e sostenibilità economica”, si legge in una nota.

Soddisfatto anche il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. “Un risultato importante. Combatteremo per garantire agli agricoltori una remunerazione adeguata, per cambiare le scellerate politiche europee del Green Deal e della Pac, per valorizzare il Made in Italy e impedire accordi commerciali con Paesi che usano farmaci dannosi e ignorano i diritti dei lavoratori, per fermare i cibi sintetici, per ridurre la burocrazia e regolare la presenza della fauna selvatica”, conclude. 

Intanto, dopo l’apertura da parte del sottosegretario Patrizio La Pietra sulla creazione di un tavolo stabile, i manifestanti annunciano una progressiva smobilitazione. “Siamo pronti a mobilitare il presidio nel giro di due o tre giorni. Faremo uscire con rispetto i trattori dall’area e scortati dalle forze dell’ordine”, ha detto Maurizio Senigagliesi, uno dei portavoce di Riscatto Agricolo.

 

Giulia Mutti

Nata in Toscana, lì dove le Apuane si affacciano sul mar Tirreno, sono laureata in Lettere all’università “La Sapienza” di Roma. Nella città eterna, ho maturato interessi in campo letterario e giornalistico, strade che ho scelto di seguire con perseveranza e dedizione. Appassionata, da sempre, di temi di attualità e politica, ritengo che i fatti, di per sé, non esistano senza le motivazioni e i sentimenti degli uomini che li governano.