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L’esercito reagisce
36 civili uccisi

Afghanistan, attacco Isis
L’esercito reagisce
36 civili uccisi

di Valerio Cassetta26 Ottobre 2016
26 Ottobre 2016

Members of the military gather near the bodies of some of the victims of an attack on quarry workers near the town of Mandera, northern Kenya, along the border with Somalia, on December 2, 2014. Somalia's Shebab rebels on December 2 massacred 36 quarry workers in a fresh attack in northeastern Kenya, with the group vowing to conduct more "uncompromising, relentless and ruthless" operations. A group of around 20 fighters from the Al-Qaeda-affiliated Islamists raided a stone quarry near the town of Mandera in the early hours of December 2. Police and officials said they weeded out non-Muslims and shot them in the head, while some of the victims were also beheaded. AFP PHOTO / STRINGER (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)

La mano sanguinosa del califfato non si ferma. Sarebbero 36 i civili rapiti e poi uccisi dall’Isis lo scorso martedì a Ghor, provincia orientale dell’Afghanistan. I funzionari governativi locali, come affermato da “Tolo Tv”, avrebbero individuato nei militanti dello Stato Islamico i responsabili della strage. Un gruppo di seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi dopo aver attaccato alcune zone del distretto di Chaghcharan, capoluogo della provincia, ha scatenato la reazione delle forze di sicurezza afghane. La resistenza, come confermato dal governatore Mohammed Nasir Khaze, avrebbe portato “all’uccisione del comandante dell’Isis Mullah Farooq, del figlio e di un altro comandante, che hanno causato la vendetta su 36 civili, per lo più contadini”.

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