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Aiuti di Stato ad Air FranceVia libera dall'Unione Pronti 7 miliardi di euro

Sugli aiuti, l'allarme del Sole 24 Ore "Il 52% del totale andrà alla Germania"

Il settore dell’aviazione è stato uno di quelli più colpiti dal coronavirus. Partendo da Air France, questa mattina la Commissione europea ha dato via libera alle operazioni necessarie per dare alla compagnia francese aiuti di Stato per 7 miliardi di euro con cui fronteggiare la crisi economica scaturita dal coronavirus. 

La commissaria Ue alla concorrenza Margharete Vestager ha spiegato che questa decisione potrà dare delle garanzie per raccogliere prestiti, e consentire anche l’erogazione di un prestito da parte dell’azionista pubblico. Tutto questo ha l’obiettivo di fornire “urgentemente” alla compagnia di bandiera transalpina la liquidità che serve.

Anche altre Nazioni europee, inclusa l’Italia, sono ricorse ad aiuti e sussidi ai propri paesi: in Serbia, già dal primo giorno lavorativo dopo le festività della Pasqua Ortodossa (19 aprile), gli imprenditori hanno avuto a disposizione due miliardi dal governo per fronteggiare la crisi economica. Nella conferenza stampa, il ministro delle finanze ha spiegato che la somma sarebbe stata messa a disposizione di tutte le imprese (micro, piccole e medie).

Fino allo scorso 30 aprile, è arrivato da Bruxelles il via libera per 127 misure nazionali relative a 26 Stati membri e Regno Unito.

Ma c’è una polemica sugli aiuti forniti alla Germania. Secondo Il Sole 24 Ore, che riporta le parole di un portavoce della stessa direzione generale della Concorrenza “ci sono enormi differenze nell’ammontare degli aiuti concessi dagli Stati membri, che sembrano proporzionati alle disponibilità di finanza pubblica che ciascun Paese ha e alla dimensione delle rispettive economie”.  Dati alla mano, si nota che dei 1.900 miliardi di euro di aiuti stanziati, ben 1.000 (il 52%) saranno destinati alla Germania. Di questo tesoretto, Italia e Francia ne otterranno il 17% ciascuna (poco più di 300 miliardi). Regno Unito il 4%, Belgio 3% e gli altri – compresa la Spagna – non raggiungono neanche il 2%.

Rossella Dell'Anno

Rossella Dell’Anno, nata ad Avellino il 06/07/1989. Diplomata nel 2008 al Liceo Linguistico “P.E. Imbriani” di Avellino. Laurea triennale nel 2013 in Lettere e Filosofia, indirizzo moderno, presso “L’Università degli Studi di Napoli L’Orientale”. Laurea magistrale in Editoria e Scrittura nel 2016 presso “La Sapienza”. Dal 2018 iscritta al Master in giornalismo LUMSA.