HomeCronaca Fase 2, ripartenza lenta. Città e stazioni ordinate, nessuna fuga dal nord

Fase 2, ripartenza lenta
Città e stazioni ordinate
Nessuna fuga dal nord

Mezzi pubblici in maggiore difficoltà

Qualche disagio a Milano e Napoli

di Flavio Russo04 Maggio 2020
04 Maggio 2020

È una ripartenza ordinata quella dell’Italia che si affaccia alla Fase 2. Da questa mattina, nelle principali città del Paese, traffico, lavoro e alcune attività commerciali riaccendono i propri motori, che come da previsione, avranno bisogno di tempo per tornare a pieno regime. Niente assembramenti, alle stazioni o per strada e tante saracinesche ancora abbassate.

“La situazione stamattina è ampiamente sotto controllo”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la gestione dei trasporti pubblici nelle prime ore della fase 2. Il sindaco ha poi spiegato che c’è stata la necessità di bloccare i tornelli della metropolitana in poche occasioni e che sono stati necessari “una decina di salti di fermata perché c’era già troppa gente a bordo”.

Debutto con pochi passeggeri invece nella metropolitana di Roma. Tutti con le mascherine e distanziati fra loro, lì, dove appena un paio di mesi fa, le frotte di turisti e pendolari rendevano difficile anche solo l’accesso ai vagoni. Questa mattina mancavano anche file lungo le banchine in attesa dei treni, dove una segnaletica a terra indica la distanza da mantenere tra un passeggero ed un altro. Torna il traffico sul Grande raccordo anulare, che ha riportato code per l’accesso al centro cittadino e una normalità che forse i pendolari avevano sperato non arrivasse troppo presto.

Qualche problema a Napoli, dove qualcuno denuncia sovraffollamento nelle linee della Cumana, che collega la periferia al capoluogo campano. Al contrario la ripresa nelle strade della città è molto più timida: molti gli esercizi commerciali che hanno preferito non riaprire visto il divieto di vendita al banco e le limitazioni nell’accesso dei clienti. Nella Galleria Umberto I sono due i bar aperti, ma uno dei titolari dice sconsolato: “Così è inutile riaprire, in una giornata incasso 30 euro. Non ci pago le spese”.

A fare più fatica sono proprio le arterie commerciali delle città. “Abbiamo già monitorato le strade in città, per ora il traffico è molto scarso”, dice il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che guarda agli aspetti positivi della questione, “siamo abbastanza contenti del fatto che il 4 maggio non si è trasformato in una ‘tana libera tutti’”.

E paiono ordinati anche i rientri dalle città del nord verso il sud. Nelle stazioni ferroviarie vengono effettuati i controlli con i termoscanner e poi viene richiesta l’autocertificazione che attesti l’effettiva necessità dello spostamento. Alla stazione di Bologna, questa mattina alle 9 niente fiumi di persone, normali in questa fascia oraria, ma pochissimi viaggiatori. Tutti con mascherine, pochi con i guanti.

Si confermano pieni di fuori sede, invece, gli aerei diretti in Sicilia. I due voli da Roma Fiumicino per lo scalo Falcone-Borsellino e per quello catanese di Fontanarossa registrano il tutto esaurito da giorni.

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