Il "Popolo sovrano" su Rai2rimpiazzerà Nemo il giovedìIn studio Alessandro Sortino

Conduce con Giovannini e Piervincenzi fioccano le polemiche su titolo e sigla

Tra un’inchiesta sulle banche popolari e i risparmiatori traditi e un reportage sullo sgombero dell’ex Penicillina a Roma, domani partirà su Raidue “Popolo Sovrano”. Il nuovo programma, condotto da Alessandro Sortino, ex Iena di Mediaset, Eva Giovannini e Daniele Piervincenzi, andrà a occupare lo spazio che, ogni giovedì alle 21:20, era destinato a “Nemo” di Enrico Lucci e di cui Sortino era uno degli autori, prima dell’avvento di Carlo Freccero alla guida della seconda rete della tv pubblica.

Sono stati molti a chiedersi se il titolo fosse un richiamo a un pensiero politico, ma il neoconduttore ha tenuto a precisare che lui, nella sua vita, non ha mai nemmeno pubblicato un saggio riguardante la cosa pubblica. “La Costituzione italiana si apre con il popolo. Vogliamo abitare il conflitto tra la sovranità popolare e il modo con cui la sovranità deve esercitarsi”, ha dichiarato Sortino che il nome al programma l’ha proposto in prima persona.

Per quanto riguarda il populismo a cui dichiara sempre di non rifarsi e per cui molti storcono il naso, Sortino ha detto: “Rivendico le parole, le voglio liberare dagli ismi che le soffocano, voglio liberare la parola comunità da comunismo… Ci auguriamo che sia un programma popolare”.

La Giovannini si occuperà dell’arena politica, che sarà anche un confronto di idee in un format live con il pubblico in studio. “Vogliamo offrire un racconto immersivo, vogliamo che parlino di cose concrete. Vedranno i filmati, non potranno sfuggire: la realtà ce l’avranno davanti agli occhi”, ha detto la conduttrice.

Per quanto riguarda la sigla, che si vociferava dovesse essere cantata da Trava, figlio del più famoso Marco Travaglio, Sortino ha precisato di non conoscerlo nemmeno, ma che sarebbe ben felice di ospitarlo in studio. La sigla, quindi, sarà semplicemente rock.

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.