HomeEconomia Aprono i big data Inps per trovare le origini degli squilibri economici

Aprono i big data Inps
per trovare le origini
degli squilibri economici

Indagine su divari territoriali

condizioni di vita e reddito

di Michela Eligiato12 Febbraio 2018
12 Febbraio 2018

Un gruppo di economisti, guidato da Giovanni Vecchi di Roma Tor Vergata, ha un progetto ambizioso. Ricercare negli archivi storici dell’Inps documenti che aiuterebbero a trovare le origini degli squilibri economici e sociali. Quattro i filoni di ricerca: i divari territoriali e le condizioni di vita; la mobilità sociale e geografica; le disuguaglianze di genere; il gradiente di mortalità lungo la scala del reddito.

In occasione del 120° anniversario di fondazione dell’Istituto di previdenza, il team di esperti “scaverà” su milioni di documenti in perfetto stato di conservazione. Micro-dati sui salari e i contributi di intere generazioni di lavoratori che costituiranno un vero e proprio «big data» anche a seguito del dibattito, scaturito negli ultimi mesi, sulla speranza di vita degli italiani, più che raddoppiata nell’ultimo secolo.

Anche la notizia della ricchezza privata delle famiglie, in crescita rispetto agli anni Ottanta, sarà motivo di indagine. Ma, come sottolinea Il Sole 24 Ore, quella ricchezza è per due terzi concentrata in abitazioni di proprietà, un asset poco liquido e dunque inadatto per fronteggiare necessità improvvise.

Il prodotto interno lordo dell’Italia è cresciuto di ben 12 volte dall’Unità d’Italia a oggi, ma l’incremento non ha ridotto il divario tra Nord e Sud. Per indagare cosa c’è dietro ai grandi mutamenti che hanno caratterizzato lo sviluppo degli italiani sono fondamentali i dati raccolti nell’«Indagine sui bilanci delle famiglie» che la Banca d’Italia porta avanti da oltre cinquant’anni e grazie ai quali si conosce meglio lo stato di salute della classe media e la vulnerabilità economica delle diverse fasce della popolazione.

Ora queste ricerche potranno compiere un significativo balzo in avanti grazie a un altro anniversario: i 120 anni dell’Inps e la decisione dei vertici dell’Istituto di mettere a disposizione dei ricercatori l’intero archivio storico. I dati dell’istituto sui salari e sui contributi versati da ogni singolo lavoratore e raccolti negli anni, consentiranno di comprendere meglio i grandi problemi strutturali che il paese non ha saputo risolvere a distanza di 150 anni.

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