Da sin. Renzo Arbore, Andrea Delogu e Nino Frassica in occasione della presentazione del programma "Guarda.....stupisci" in onda il 12 e il 19 dicembre su Rai2, 10 dicembre 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Arbore torna in tv"Guarda... Stupisci" su Rai2con Frassica e Delogu

Per il celebre conduttore tv "Sarà un educational show"

Debutterà domani sera in prima serata su Rai2 “Guarda.. Stupisci” il nuovo show di Renzo Arbore che torna in tv dopo il grande successo dell’anno scorso di “Indietro tutta! 30 e l’ode”. Come per le due puntante revival della storica trasmissione tv degli anni 80, in co-conduzione insieme ad Arbore ci saranno Andrea Delogu e Nino Frassica.

“Guarda… Stupisci sarà uno spettacolo che insegna divertendo, un educational show”, queste le parole usate in un’intervista rilasciata a Libero dal conduttore foggiano per descrivere il nuovo show. “Abbiamo selezionato 150 giovani studenti di varie discipline dello spettacolo che ci offriamo di ospitare nella nostra aula mare” – continua il clarinettista. Quello di Arbore si prospetta uno show aperto e pensato soprattutto per i più giovani: “Vogliamo far conoscere ai millennial la televisione italiana di un tempo, che è stata la più bella del mondo”, spiega il maestro citando Troisi, Boncompagni e Verdone. Per Renzo Arbore, infatti, bisogna “tornare a fare una televisione artigianale che sia un input per le nuove generazioni”. Nell’intervista non mancano anche le stoccate alla tv di oggi che considera “volgarotta, sguaiata, urlata ma soprattutto una tv ‘contro’”; “Io invece – spiega ancora Arbore – non ho mai fatto la satira ad personam. Nella tv di oggi mancano le idee”.

Fa molto discutere anche il sottotitolo della trasmissione, fortemente voluta dal nuovo direttore di rete Carlo Freccero: “Modesta e scombiccherata lezione sulla canzone umoristica napoletana”. “Sì, c’è il ricorso alla Napoli classica. È un modo per insegnare l’umorismo napoletano ai millennial – spiega ancora il clarinettista al quotidiano La Repubblica – e Napoli è sempre nel mio cuore”.
L’ambizioso obiettivo del conduttore ottantunenne è quindi chiaro, mettere insieme il meglio della tv del passato sulla scia dei grandi esempi, ma guardando al futuro e al valore dell’insegnamento che ancora nel 2018 la televisione e specie la radiotelevisione italiana di Stato deve avere.

Matteo Petri

Giovane studente appassionato di giornalismo, filosofia e musica. Nato nella provincia toscana di Lucca nel 1995, diplomato allo scientifico e laureato in filosofia a Pisa nel 2017. Compulsivamente curioso di natura, assillatore di domande professionista. Vespista, nonché bassista nel tempo libero.