Audipress: l’economia la fa da padrone. I dati sulle vendite dei giornali tra novità e conferme

Gli italiani riscoprono l’interesse per l’informazione economica. È la fotografia che emerge dai dati Audipress sulle vendite dei giornali relative al periodo settembre 2011-marzo2012. Sarà stato l’effetto della crisi e del clima d’incertezza che si respira sui mercati internazionali; sta di fatto che i maggiori incrementi vengono registrati proprio dai principali quotidiani economici censiti: Il Sole24Ore, con un +5,4% e Italia Oggi, che sale del 3,4%. Un dato reso ancora più importante dai dati sul numero di lettori che, al contrario, si attesta a 24,6 milioni (in calo dell’1% rispetto alle stime precedenti).

Poche eccezioni all’emorragia delle vendite. Tra i grandi quotidiani a diffusione nazionale gli unici a tenere botta, ma comunque rispetto al periodo di riferimento precedente, solamente Corriere della Sera (3,35 milioni di lettori giornalieri che equivalgono a un -2,2%) e La Repubblica (-0,3% per una media di 3,51 milioni di lettori). Decisamente peggio tutti gli altri: Il Messaggero registra un -6,5, Libero il -5,9% e Il Giornale un -4,6%. Restando sul piano nazionale, in controtendenza rispetto agli altri si confermano i quotidiani sportivi, La Gazzetta dello Sport su tutti con i suoi 4,4 milioni di lettori giornalieri (per un ulteriore incremento dell’1%); numeri che la incoronano ancora una volta il quotidiano più letto in Italia; non male neanche il Corriere dello Sport, che perde “solo” lo 0,2% dei lettori.

Il boom dei giornali veneti. Exploit delle testate venete per quel che riguarda l’editoria locale:La Tribuna Veneta ha toccato punte del +27,7%,La Nuova di Venezia e Mestre del 23%, L’Arena (quotidiano di Verona) sale del 14,4% e il Giornale di Vicenza dell’11%.

Free press agonizzante. Dati confortanti che contrastano nettamente con il tonfo della free press, ormai da mesi in caduta libera: DNews scivola fino al -28,2% (con una media di appena 188mila lettori); meno tragica la situazione per le altre due principali testate di categoria: Leggo scende a 1,64 milioni di lettori (cedendo il 14%) mentre Metro si ferma a 1,44 milioni (-6%).

Uomini e donne si dividono la torta dei periodici. Tra i settimanali, quasi tutti in area positiva, spiccano i supplementi dei maggiori quotidiani (D di repubblica +11,9%, Il Venerdì +6,4%; numeri importanti anche quelli dei giornali femminili (Diva e Donna + 13,8%, Grazia +11,5%, A-Anna +9,9%); tra i generalisti spicca Gente con il suo +10,7%.
Al contrario, tra i mensili, crescono quelli dedicati all’uomo: Max segna un +16,6%, Gq +13,5, Class  +12,3%; anche sei i numeri assoluti premiano ancora gli intramontabili Focus (con oltre 6 milioni di lettori) e Quattroruote (4,48 milioni).

Marcello Gelardini