HomeEconomia Balneari, verso la proroga al 2024. L’Italia rischia una nuova procedura

Balneari, verso la proroga al 2024. L’Italia rischia una nuova procedura

di Donatella Rosetti16 Febbraio 2023
16 Febbraio 2023

Il Senato ha dato il primo lascia passare alla conversione del decreto Milleproroghe con 88 voti favorevoli, 63 contrari e tre astenuti. Tra le novità, la proroga delle gare per le concessioni balneari fino al 31 dicembre 2024, termine che potrebbe essere prolungato fino al 31 dicembre 2025 per i comuni in difficoltà con la chiusura delle gare. La proroga è avvenuta per la compattezza di Lega e Forza Italia sul tema. L’opposizione ha allertato il governo dell’alto rischio di infrazione che potrebbe portare l’Unione Europea ad una nuova procedura sanzionatoria contro l’Italia. La premier Giorgia Meloni, d’altro canto, tenterà alla Camera di convincere gli alleati a mollare la presa sul rinvio delle concessioni e sulla mappatura delle spiagge. Il voto di fiducia alla Camera potrebbe esserci già martedì 21 febbraio, dati i tempi stretti. I vicepresidenti di Lega e Forza Italia, Gian Marco Centinaio e Maurizio Gasparri, hanno già fatto sapere che non intendono retrocedere.

La novità nel dettaglio

È stato prorogato anche il termine per l’adozione del sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici che consentirà una più agevole mappatura. È stato istituito dalla Presidenza del Consiglio un tavolo tecnico sul concetto di scarsità della risorsa naturale disponibile alla quale il governo vuole affibbiare le nuove gare. I comuni non saranno in grado di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione finché non sarà adottato il nuovo decreto legislativo che stabilirà i principi delle nuove gare. Il punto su cui ci sono stati i maggiori contrasti tra governo e opposizione, riguarda i possibili rinvii delle gare al 2025 ma poi il primo ha approvato il testo senza modifiche consegnandolo alla Camera.

La soddisfazione dei balneari e l’ombra della Corte Europea

Gli imprenditori del settore hanno ringraziato Centinaio e Gasparri in una nota di Assobalneari Italia per il sostegno convinto alla causa “senza mai cambiare idea”. Tutta la categoria ha espresso il suo apprezzamento generale per la decisione del governo. Intanto, il Tar di Lecce si è rivolto alla Corte di Giustizia Europea per pronunciarsi sulla questione.

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