HomePolitica I big all’ uninominale: Cinque Stelle vittoriosi, conquistano quasi tutto

I big all'uninominale
Cinque stelle vittoriosi
conquistano quasi tutto

Delusione nel Pd tra i ministri uscenti

Risultati disastrosi per Liberi e Uguali

di Luisa Urbani05 Marzo 2018
05 Marzo 2018

Il Movimento 5 Stelle esce vittorioso anche nelle sfide dei collegi uninominali, conquistando quasi tutti i collegi del sud e delle isole. Il candidato premier Luigi Di Maio stravince ad Acerra Camera con il 63% circa. La vittoria dei grillini causa così un’ulteriore débâcle del Partito Democratico. Quasi la metà dei ministri dell’uscente governo Gentiloni non riesce a vincere la sfida nel proprio collegio.

Tra gli sconfitti il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Candidata al Senato, arriva terza nella sua città (Genova) dietro al vittorioso del M5S Mattia Crucioli e al candidato del centrodestra, Angelo Vaccarezza.

Netta sconfitta nell’uninominale nelle Marche per Marco Minniti. Il ministro dell’Interno, con il 27,9%, è arrivato solo terzo a Pesaro, in un collegio espugnato dal giovane grillino Andrea Cecconi (al 34,8%), nonostante quest’ultimo sia stato coinvolto nel caso “rimborsopoli”. Minniti, però, potrebbe entrare a Montecitorio grazie al Veneto, dove, secondo le stime provvisorie, il PD guadagna uno o due seggi nel collegio di Venezia e Treviso. Secondo quanto si è appreso negli ambienti del partito, tutto è ancora legato all’esito del collegio Salerno-Scafati-Battipaglia della Camera, altra lista plurinominale in cui il ministro dell’Interno è capolista. Qualora decidesse per la Campania, a venire eletto in Veneto potrebbe essere il secondo in lista, Nicola Pellicani.

Tra gli esclusi anche Dario Franceschini. Il ministro dei beni culturali perde nella sua Ferrara, dove ha vinto la candidata di centrodestra Maura Tomasi con il 39,7%. Franceschini è dietro di dieci punti al 29,1%.

Risultato negativo anche per il ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, che non conquista il collegio della Camera dove era candidato: quello di Sassuolo va infatti a Benedetta Fioroni del centrodestra. Male anche il ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, nell’uninominale di Pisa per il Senato.

Segnali di speranza per il PD arrivano solo dal premier uscente Paolo Gentiloni, che porta a casa il seggio nell’uninominale sfiorando il 42%. Risultati soddisfacenti anche per alcuni dei “fedelissimi” al segretario Matteo Renzi, che si è imposto a Firenze con il 44%. Maria Elena Boschi a Bolzano supera il 40% contro Micaela Biancofiore del centrodestra. Risultato speculare per Luca Lotti ad Empoli.

Conquistano il seggio alla Camera nella sfida uninominale Beatrice Lorenzin a Modena e Graziano Delrio a Reggio Emilia. La spunta nel collegio di Siena anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che vince la sfida con l’economista della Lega, Claudio Borghi.

Ma il PD non è l’unico partito ad essere insoddisfatto dei risultati. Disastrosi i risultati registrati dai big di Liberi e Uguali. Massimo D’Alema nel collegio di Nardò in Puglia si è fermato sotto il 4%. È andato malissimo anche Pietro Grasso nella sua Palermo, fermandosi al 6%, simili le percentuali di Laura Boldrini a Milano (4,55). La Lista +Europa di Emma Bonino non supererà lo sbarramento del 3%, ma la leader ex-radicale sarà eletta al Senato grazie alla vittoria nel collegio uninominale di Roma Gianicolense.

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