MARSA ALAM – Una gita in barca nel Mar Rosso stroncata da un malore improvviso. Così a soli nove anni è morto Mattia, un bambino di Tredicesimo (Udine), durante una vacanza con i genitori a Marsa Alam. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalle autorità locali per dei possibili ritardi nelle operazioni di soccorso.
Secondo le ricostruzioni il piccolo avrebbe perso conoscenza durante l’escursione in barca, riprendendosi poco dopo. Al rientro nel villaggio vacanza è stato accompagnato nell’ambulatorio della struttura, dove gli è stato diagnosticato un colpo di calore. Gli sono stati prescritti riposo e una flebo ricostituente. Poche ore dopo però le condizioni si sono aggravate. “Mattia era finito in stato comatoso” dice il padre al Corriere della Sera. Questo ha spinto i genitori a portarlo all’ospedale della zona. Poco dopo il ricovero, il bambino è morto. Tra le ipotesi della causa del decesso sembra prevalere quella di un’emorragia celebrale.
La famiglia friulana, che era arrivata in Egitto lo scorso 2 gennaio e sarebbe dovuta rientrare in Italia giovedì 9, ha chiesto di accertare le cause del decesso e possibili ritardi nei soccorsi.
“Non sappiamo cosa sia successo esattamente, siamo in attesa di capirne di più. Mio figlio ha sempre avuto una salute di ferro – ricorda il padre – Era un bimbo pieno di vita, recentemente l’avevano candidato al consiglio comunale dei ragazzi”. Nel frattempo è stata aperta un’inchiesta dalle autorità egiziane.
“Io posso solo dire che mio figlio stava benissimo fino a quando è svenuto. Comunque questo è un ospedale per modo di dire, si è poi perso un bel po’ di tempo a intervenire”, conclude il padre. Ora spetterà agli investigatori stabilire se è stato effettivamente perso tempo o il bimbo non avrebbe potuto comunque salvarsi.