HUNTINGTON BEACH, CA - APRIL 20: An aerial view shows oil pumpjacks at the Huntington Beach Oil Fields amidst the coronavirus pandemic on April 20, 2020 in Huntington Beach, California. Oil prices traded in negative territory for the first time as the spread of coronavirus (COVID-19) impacts global demand. Mario Tama/Getty Images/AFP == FOR NEWSPAPERS, INTERNET, TELCOS & TELEVISION USE ONLY ==

Borse europee in rialzoMilano guadagna l'1,6%Petrolio sempre più giù

In Asia i listini chiudono in lieve calo Nuovo tonfo del greggio Wti americano

Mattinata positiva per le Borse europee, spinte dai futures Usa in attesa della bilancia commerciale (conto nel quale viene registrato l’ammontare delle importazioni e delle esportazioni di merci di un paese) di Marzo.

Milano si conferma la migliore con l’indice Ftse Mib in rialzo dell’1,6%, seguita da Francoforte +0,5%, Londra +0,4% e Parigi +0,2%. Conferma il calo di ieri Madrid, con un -0,15%.

Il calo dello spread tra Btp e Bund tedeschi, sceso a quota 214 punti, spinge a Piazza Affari gli indici Azimut (+5,54%), Bper (+3,85%), Banco Bpm (+3,19%), Unicredit (+3,21) e Intesa (+3,1%). Corre Lufthansa (+4,84%), grazie all’ipotesi di un ingresso dello Stato tedesco in soccorso della Compagnia di bandiera. Bene Fca (+2,25%), che attende una ripresa della produzione negli Usa, prevista per il 18 maggio.

Le Borse cinesi chiudono poco sotto la parità, risollevandosi da quel -3% toccato con il nuovo tracollo delle quotazioni del petrolio: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,19%, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,32% .

Il greggio Usa accusa un nuovo tonfo nelle contrattazioni sui mercati asiatici a causa dei rinnovati timori sulla capacità di stoccaggio. Fra crollo della domanda e pandemia da Covid-19, il benchmark americano West Texas Intermediate (Wti) con consegna giugno cede il 14,8%, a 10,88 dollari al barile, mentre il Brent, benchmark internazionale, scende del 4,4%, a 19,10 dollari al barile.

Il prezzo dell’oro è in calo sui mercati asiatici e scende sotto i 1.700 dollari l’oncia. Gli investitori sono tornati a guardare ai mercati azionari perdendo interesse per i beni rifugio. Il metallo prezioso si è così attestato a 1.697 dollari

Giuseppe Galletta

Nato a Messina il 2 Giugno 1988. Dopo la maturità scientifica conclude gli studi presso l’Università di Messina conseguendo la laurea in Giurisprudenza arricchita dalla frequentazione della Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Nel 2018 entra a far parte del Master di Giornalismo presso l’Università Lumsa di Roma.