MILANO – La Corte di Cassazione ha respinto ieri (19 novembre) le richieste del pm di Milano, Paolo Storari, che chiedeva il mantenimento della competenza territoriale sul procedimento di prevenzione presso la procura milanese per l’inchiesta che vede indagati tre manager di Tod’s Spa e la stessa società con l’accusa di omesso controllo per la gestione di manodopera cinese in condizioni di sfruttamento.
Il pm Storari, come risulta da una richiesta di interdittiva al gip Domenico Santoro, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell’azienda, ma anche ipotesi dolose. In particolare, i manager della società di Diego Della Valle, si legge negli atti delle indagini del Nucleo ispettorato lavoro dei carabinieri, non avrebbero tenuto “minimamente conto dei risultati” di alcune “ispezioni” negli opifici cinesi – sei tra le province di Milano, Pavia, Macerata e Fermo – e di “audit” su quei fornitori che “davano atto di numerosi indici di sfruttamento” dei lavoratori, per quanto riguardava, tra l’altro, gli orari di lavoro, le paghe, le norme di sicurezza e le “condizioni alloggiative degradanti”.


