Il palazzo della sede di Banca Carige a Genova, in una foto d'archivio. ANSA/LUCA ZENNARO

Il governo salva Carige:garanzie sulle obbligazioniRenzi: "Si vergognino"

I due vicepremier difendono la scelta "È stato fatto per i risparmiatori"

Il governo salva Banca Carige. Ieri sera, a sorpresa, è stato indetto un Consiglio dei ministri straordinario, voluto dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, per approvare misure urgenti che consentano il salvataggio di Banca Carige, a tutela dei clienti e dei risparmiatori. Il decreto legge prevede una garanzia da parte dello Stato sulle future emissioni obbligazionarie e sui probabili finanziamenti che potrebbe erogare la Banca d’Italia e su una eventuale nazionalizzazione, dopo la bocciatura della banca ligure al termine dei recenti stress test della Vigilanza.

La Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, infatti, dopo il tentativo fallito di ricapitalizzazione del 22 dicembre scorso e dopo le dimissioni di parte del cda dell’istituto, dal 2 gennaio è in regime di commissariamento da parte della Bce con Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener, i quali ieri hanno incontrato Tria prima del Consiglio dei ministri.

Il decreto legge ha sollevato numerose polemiche da parte delle forze di opposizione. “Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei Ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi”, ha dichiarato Matteo Renzi su Twitter.

Il problema, infatti, come ha spiegato Renzi, non è sul salvataggio della banca, che lui ritiene sacrosanto, ma sull’ipocrisia delle due compagini del governo che hanno sempre combattuto le decisioni prese dai precedenti esecutivi sulle intromissioni statali per le banche.

Sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio hanno tenuto però a ribadire che le misure per salvare la Carige servono a tutelare gli interessi dei risparmiatori e dei correntisti e “non a fare favori alle banche e agli amici degli amici”.

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.