Contatori di energia elettrica in un palazzo, Genova 14 marzo 2018 ANSA/LUCA ZENNARO

Caro bollette, oggi in cdmil decreto contro i rincariIn arrivo 7,5 miliardi

Misure anche per superbonus e auto L'esecutivo si spacca sul Milleproroghe

Sette miliardi e mezzo contro inflazione e caro bollette. Arriva nel primo pomeriggio di oggi all’esame del Consiglio dei ministri, il nuovo pacchetto di sostegni per famiglie e imprese. Si tratta di misure emergenziali e “strutturali” fondamentali per arginare fino a giugno i rincari dell’energia. Oltre a questo, nel decreto entreranno anche le rimodulazioni delle modalità di accesso al Superbonus e ulteriori fondi per l’industria dell’automobile. Non sono previsti nuovi scostamenti di bilancio, ma nella cabina di regia di stamattina, il ministro dell’Economia Daniele Franco, alla presenza del premier Mario Draghi e i capidelegazione, ha illustrato un testo di una trentina di articoli. “Stiamo ancora lavorando”, ha detto il ministro del Lavoro e capodelegazione del Pd Andrea Orlando, lasciando Palazzo Chigi dopo i vertice.

Taglia-bollette

I numeri parlano chiaro. Nel primo trimestre dell’anno, per le famiglie il costo della luce ha fatto un balzo del 131%, e il gas del 94%. La strategia taglia-bollette dell’esecutivo ora si muove su due binari. Da un lato c’è la proroga anche per il secondo semestre del 2022 delle misure già in vigore, come l’azzeramento degli oneri di sistema, l’Iva ridotta al 5% sul gas e il bonus sociale a favore delle famiglie indigenti. L’altro binario riguarda le forniture di gas e luce a prezzi ribassati destinate alle circa 350mila aziende energetiche italiane.

Superbonus e automotive

Il pacchetto di interventi per rimodulare il Superbonus del 110% per l’edilizia invece riguarda l’inasprimento delle sanzioni penali per chi froda e l’allargamento delle maglie per la cessione del credito. In questo caso la nuova soglia prevede la possibilità di tre passaggi di mano, ma solo se avvengono attraverso canali certificati. Per l’automotive si punterà su un nuovo fondo unico, 800 milioni di euro, per rifinanziare l’ecobonus e per  la riconversione della filiera automobilistica.

Caos in maggioranza

Non si placa la crisi energetica, ma neppure la tensione all’interno del governo. Dopo una notte di caos in commissione Bilancio e Affari Costituzionali, con l’esecutivo che era andato quattro volte sotto sugli emendamenti al Milleproroghe, ieri Draghi in cabina di regia ha strigliato i rappresentanti di maggioranza. “Così non va”, ha detto il premier, “però il governo cambi metodo”, la risposto di alcuni capidelegazione, frase che lascia intendere la richiesta di maggior coinvolgimento del Parlamento nelle decisioni più importanti. Il decreto di oggi sarà un nuovo banco di prova.