ROMA – Affitti brevi, estensione dell’iperammortamento, dividendi, ampliamento dell’esenzione dell’Isee sulla prima casa e misure per favorire l’emersione dell’oro da investimenti. Parte da qui il lavoro della maggioranza per ridefinire la Manovra. Il vertice che si è tenuto giovedì 20 novembre a Palazzo Chigi, durato circa due ore, ha messo nero su bianco i temi in comune tra le diverse forze politiche che la compongono, per i quali prosegue “il lavoro sugli aggiustamenti”.
C’è il blitz della Lega sul canone Rai – che indispettisce Forza Italia – e la contesa sui condoni tra FdI e Lega, mentre il Mef frena fughe in avanti: “Nessuna modifica alla Manovra”. L’incontro è servito soprattutto alla premier Meloni per cercare di serrare i ranghi e garantire uno svolgimento ordinato dei lavori in Senato. Tra le ipotesi emerse durante il confronto, c’è un eventuale ulteriore aumento dell’Irap di 0,5 punti ma solo per gli istituti di credito più grandi, escludendo le banche medio-piccole, su cui preme la Lega. Praticamente certa, invece, una riduzione della cedolare secca sugli affitti brevi al 21%, anche se è in discussione l’applicazione ridotta dell’aliquota fino a tre immobili.
L’iter parlamentare della legge di bilancio è appena cominciato ma tra i senatori c’è già chi scalpita. Forza Italia, ad esempio, fa sapere di aver indicato più emendamenti di quelli assegnati – 70 rispetto ai 39 previsti. E visto che il regolamento del Senato mantiene di fatto in vita tutte le proposte, c’è già chi minaccia di mettere tutto in votazione. È destinata a far discutere la proposta degli azzurri di riduzione delle sanzioni per mancato o ritardato pagamento dei contributi per i lavoratori, mentre la tassa sull’oro li accomuna alla Lega. Fi e il Carroccio si dividono invece sul blitz del partito di via Bellerio per ridurre da 90 a 70 euro il canone Rai.
I senatori leghisti l’hanno inserito a sorpresa alla fine di un emendamento riformulato, già alla sua terza versione. Lotito (Fi) propone poi di cancellare il divieto alle pubblicità indiretta di gioco d’azzardo e di introdurre una stretta sulla partecipazione dei fondi nelle squadre di calcio. Altre contrasti si consumano sui condoni. Fratelli d’Italia ne propone quattro, ma per il leader della Lega Matteo Salvini la soluzione consisterebbe nel dare 6 mesi di tempo alle pubbliche amministrazioni, prima di far scattare il silenzio-assenso. Tra le altre proposte da segnalare spuntano quella di FdI per ampliare la detassazione dei contratti, quella leghista per un Piano casa con 877 milioni di risorse e per dare tre mesi in più alle imprese per l’iperammortamento. Un altro vertice di maggioranza “conclusivo” sarebbe già fissato per la prossima settimana.


