HomeCronaca Caso bandiera neonazista, il carabiniere si difende: “Una leggerezza, non sapevo”

Caso bandiera neonazista
Il carabiniere si difende
"Una leggerezza, non sapevo"

Il militare ha 23 anni ed è di Roma

Nardella: "Non si cancelli la memoria"

di Marco Assab04 Dicembre 2017
04 Dicembre 2017

“È stata una leggerezza, non sapevo che fosse un simbolo dei neonazisti”. In questo modo ha provato a giustificarsi, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, il carabiniere del 6/o battaglione nella cui camera è stata affissa la bandiera di guerra della marina del Secondo Reich. Il militare, che ha 23 anni ed è originario di Roma, ha affermato di non essere un neonazista, ma di essere un appassionato di storia, soprattutto del periodo durante il quale quel vessillo fu adottato, ovvero l’era della Germania imperiale, che va dal 1871 al 1918, anno della sconfitta patita nella prima guerra mondiale. Ha aggiunto inoltre di essere iscritto alla facoltà di storia dell’Università La Sapienza di Roma.

Tuttavia non si placano le polemiche politiche, con il sindaco di Firenze Nardella che risponde a Matteo Salvini dai microfoni di 6 su Radio 1: “Quando sento Salvini che dice che il fascismo non è un problema o altre forze politiche che bollano questi fatti come anacronistici, francamente mi preoccupo perché c’è quasi il tentativo di cancellare la memoria”.

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