L'anarchico Alfredo Cospito / FOTO ANSA

La Dda di Torino inviail parere sulla revoca del 41 bis a Cospito

Gli anarchici minacciano Bologna Sabato prevista manifestazione a Roma

ROMA – Dopo giorni frenetici a Palazzo di Giustizia per formulare il giudizio sulla revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito, è stato inoltrato nella mattina di giovedì al ministero della Giustizia, il parere della Direzione distrettuale antimafia di Torino, anche se al momento nulla è ancora trapelato.

Minaccia anonima a Il Resto del Carlino

All’interno di un contesto che appare complicato, si aggiungono ulteriori dettagli preoccupanti. In una nota rilasciata dal capogruppo di Azione – Italia Viva Matteo Richetti, viene rivelata una telefonata dai toni minatori giunta alla redazione del quotidiano Il Resto del Carlino nella mattinata del 2 febbraio, che vedrebbe la città di Bologna come il prossimo luogo di un “grave attentato in relazione ai fatti di Cospito”. “Sono inquietanti le notizie che vorrebbero la città di Bologna prossimo luogo di un ‘grave attentato – ha detto Richetti -. Esprimo la mia vicinanza alla redazione, al sindaco Lepore e alla cittadinanza”.

Gli anarchici minacciano anche Roma

Inquietanti sono le coincidenze che potrebbero interessare anche la città di Roma. È stato annunciato sui siti d’area territoriale un corteo non autorizzato degli anarchici per sabato 4 febbraio. Le forze dell’ordine hanno già iniziato a monitorare siti sospetti degli insurrezionalisti poiché la Questura della Capitale, per il momento, non ha ancora ricevuto nessuna richiesta di autorizzazione.

Aumentano i controlli anche al Festival di Sanremo

L’allarme riguardo i possibili sviluppi da parte degli anarchici ha interessato più regioni d’Italia. Anche il Festival di Sanremo si blinda, più controlli con metal detector, presenza di unità speciali e l’utilizzo delle telecamere pubbliche di videosorveglianza. “Il rafforzamento è necessario a prescindere da un’allerta specifica, per garantire la sicurezza dell’evento”, afferma il questore Giuseppe Peritore. 

Cospito: “Voglio vivere”

Intanto Cospito resta nel carcere di Opera, dove va avanti con il suo sciopero della fame, seppure ha confidato a chi è andato a trovarlo di “voler vivere” ma anche di “non sentirsela di condannare gli attacchi anarchici” che stanno arroventando il clima in Italia e in Europa.