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Catasto: la maggioranzastrappa la vittoriama per un solo voto

Forza Italia e Lega con l'opposizione Oggi Question time con Mario Draghi

Cinque giorni dopo, sul catasto, è andato in scena lo stesso copione. Nel voto di ieri sul secondo comma dell’articolo 6 della riforma contenuta nella delega fiscale, all’esame della commissione Finanze della Camera, il governo è riuscito a bocciare gli emendamenti soppressivi presentati dall’opposizione, con il sostegno di Lega e Forza Italia. Ma con un solo voto di scarto: 23 contrari contro 22 favorevoli. Oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, interverrà al Question time sull’argomento.

Il voto è arrivato in tarda serata, al termine di una giornata densa di trattative. Decisivi i voti dei centristi e la non totale compattezza del centrodestra per la bocciatura dell’emendamento. Il gruppo di Maurizio Lupi, Noi con l’Italia, infatti, ha votato insieme alla maggioranza.

Non è bastata la telefonata del coordinatore di FI, Antonio Tajani, a convincere il primo Ministro a fare marcia indietro sulla riforma. In una nota i deputati azzurri, a motivazione della scelta di voto, denunciano proprio la rigidità dell’esecutivo: dopo “l’ennesimo no alla nostra ragionevole proposta di mediazione, abbiamo votato coerentemente a favore degli emendamenti soppressivi di questa ‘schiforma’ del catasto”.

Una visione totalmente diversa rispetto a quanto affermato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto ieri sul Foglio per spiegare le ragioni della riforma. Un testo che prevede una riorganizzazione del sistema immobiliare e un’attualizzazione del valore dei patrimoni. Si intravede, quindi, una spaccatura tra la Forza Italia “di governo” e quella “parlamentare”.

Nonostante il risultato finale, c’è preoccupazione da parte del leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. L’ex primo Ministro ha posto l’accento sul fatto che una crisi di governo, agli occhi dei cittadini e delle famiglie, risulterebbe “impensabile e irresponsabile”.