Carlo Calenda in una recente immagine d'archivio. ANSA/GIUSEPPE LAMI

"L'elettorato di Calendae del Movimento 5 Stellepotrebbe votare Gualtieri"

Il costituzionalista Stefano Ceccanti "Errore di calcolo per il centrodestra"

A poche ore dalla chiusura delle urne, Stefano Ceccanti, ex senatore della Repubblica Italiana, costituzionalista e docente universitario, analizza per Lumsanews i primi exit poll diffusi sulle elezioni comunali 2021. 

Si profila un successo del centrosinistra. Se i dati attuali venissero confermati che conclusioni potremmo trarne?

“Il centrodestra ha sbagliato i candidati sindaco, determinanti per l’opinione pubblica, ben più dei consiglieri comunali. Questo errore di calcolo potrebbe essere la conseguenza di un posizionamento sbagliato dei due partiti maggiori del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia, rispetto ai temi legati alla pandemia, come le ondate di scetticismo nei confronti del green pass, che hanno dato un’immagine di inaffidabilità in questa fase politica delicata”. 

Carlo Calenda sembra avere ottenuto un risultato molto significativo. Lei cosa ne pensa? 

“Calenda ha ottenuto un risultato significativo ma bisognerà vedere se si posizionerà al terzo o al quarto posto e quanto questo peserà. Altro non si può dire perché si tratta di un’offerta politica che riguarda solo Roma, mentre nelle altre città non si sono registrate candidature analoghe”. 

Il costituzionalista Stefano Ceccanti

L’elettorato di Calenda che ruolo potrebbe avere al secondo turno?

“Secondo me il suo elettorato, così come quello dei Cinque Stelle, tenderà a votare per Roberto Gualtieri. Io non credo che l’elettorato del centrodestra, che ha votato al primo turno per traino delle liste, si mobiliti integralmente al secondo turno, proprio perché la forza del centrodestra a Roma erano le liste e non il candidato sindaco. In ogni caso dovremo vedere cosa succederà nei quindici giorni di campagna”. 

Il Movimento Cinque Stelle arretra in modo considerevole. E’ il fallimento di un progetto?

“Il Movimento ha due problemi, il primo è che il suo bacino elettorale si è ridotto al Sud Italia perché ha avuto come punto programmatico chiave la difesa del reddito di cittadinanza, che evidentemente al centro-nord non paga. Il secondo nodo riguarda i candidati sindaco nei luoghi in cui fino ad ora il Movimento ha governato: a Roma Virginia Raggi non va al ballottaggio, finendo al terzo o al quarto posto, mentre a Torino Chiara Appendino non si è ripresentata e l’attuale candidata è arrivata terza”. 

Paola Palazzo

Laureata in Culture della moda nella Facoltà di lettere e beni culturali all'Università di Bologna. Frequento il Master di 1° livello in Giornalismo alla LUMSA di Roma.