Celentano all’Arena di Verona: la musica che racconta la crisi

Ieri la prima delle due serate dello spettacolo di Adriano Celentano, intitolato “Rock Economy”, è stata un successo: 12 mila spettatori all’Arena di Verona e il 30% di share per la diretta televisiva su Canale 5. Un intermezzo dell’economista Jean-Paul Fitoussi che dialoga con i giornalisti del Corriere della Sera Gianantonio Stella e Sergio Rizzo e qualche citazione dai testi di Jeremy Rifkin e Serge Latouche, per il resto la grande musica del cantautore è la protagonista assoluta.
Celentano torna a cantare. Settantaquattro anni ma sembra non sentirli. Riappare sul palco il “Molleggiato” degli anni ’60 che tutti conoscono. Alle spalle una scenografia che riproduce un classico borgo antico con la piazza, il bar, l’osteria con i tavolini e davanti un pubblico in delirio, uno striscione inneggia “Adriano premier”. La canzone che apre Rock Economy è “Svalutation”, che il cantautore scrisse nel 1971 ma il cui testo risulta tristemente attuale: “C’è un buco nello Stato dove i soldi van giù..”. L’Arena si alza in piedi ad applaudire quando sul palco arriva anche Gianni Morandi. I due amici cantano insieme numerosi brani, come “Scende la pioggia”, “La mezzaluna”, “Woman in love”. Il pezzo che chiude la rassegna musicale è l’intramontabile “Il ragazzo della via Gluck”, con le sue tematiche ambientaliste, cantata da Celentano che si accompagna solo con una chitarra acustica.
Una pausa nel discorso. “La vera crescita è legata a una drastica inversione di marcia dell’uomo, senza la quale è impossibile venirne fuori”. Poi Adriano si interrompe e seguono al suo discorso svariati minuti di silenzio, lunghissimi per il pubblico presente e per quello da casa, sintonizzato su Canale 5. L’impressione è che già le canzoni, con le loro parole sulla necessità della decrescita economica per favorire la felicità collettiva, l’inflazione che svuota le tasche dei cittadini mentre i salari non crescono e il lavoro si fa sempre più precario, abbiano già detto tutto.
In polemica con la Rai. La moglie di Celentano e co-produttrice dell’evento, Claudia Mori, ha commentato il passaggio a Mediaset: “Adriano da 40 anni ha sempre lavorato con la Rai, ci aspettavamo che dicessero di sì. Il referente era Leone, poi è arrivata la risposta negativa definitiva dall’alto”.
Giulia Di Stefano