Uno stabilimento balneare in Corso Italia a Genova, 26 luglio 2018. ANSA/LUCA ZENNARO

Concessioni balneariOggi in Cdm l'emendamentoal ddl sulla concorrenza

L'obiettivo è interrompere le proroghe Battaglia di Fdi in Parlamento

La riforma delle concessioni balneari, oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri, sarà interrotta con un emendamento al disegno di legge delega sulla concorrenza. È quanto si apprende da alcune fonti di governo, che sarebbe orientato a porre fine al sistema delle proroghe e favorire un graduale ritorno alla concorrenza. Prima del Cdm il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, organizzerà un incontro con le Regioni, con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e con l’Unione province d’Italia (Upi), per condividere le linee guida del provvedimento al quale sta lavorando l’esecutivo.

Il Consiglio di Stato nelle scorse settimane ha ridotto la proroga delle concessioni – decisa dal primo governo Conte nel 2018 – dal 2033 al 2023. Una scadenza ravvicinata che spinge il governo ad accelerare sui tempi e a rimuovere ogni ostacolo che impedisca il varo della legge sulla concorrenza, fondamentale riforma per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per evitare una procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea. In ballo ci sono circa 30mila concessioni demaniali e il destino di 7mila famiglie e imprese che gestiscono gli stabilimenti balneari. Per non danneggiare le aziende di tipo familiare i cui redditi derivano prevalentemente dall’attività di uno stabilimento, verranno previsti trattamenti specifici.

“Noi siamo sotto un attacco inaudito da circa un mese a questa parte”, dichiara il presidente di Assobalneari, Fabrizio Licordari, che aggiunge: “Abbiamo di fronte la magistratura e Palazzo Chigi che sta cercando di fare tutto il possibile per mettere in liquidazione le spiagge italiane”. Licordari spera nell’aiuto di Lega e Forza Italia, nonostante “anche loro non conoscono il testo” del provvedimento. Secondo la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, la soluzione “non è espropriare aziende italiane che hanno investito per dare queste concessioni a multinazionali straniere che hanno un potere che gli imprenditori italiani non hanno”.

Il ddl concorrenza è attualmente all’esame del Senato ma il dibattito parlamentare è molto acceso: ieri alla Camera, Fratelli d’Italia ha presentato una mozione che propone di portare a 99 anni la durata delle concessioni demaniali e la maggioranza non è riuscita a contrapporre un testo alternativo.

Alessio Brandimarte

Mi chiamo Alessio Brandimarte, ho 23 anni e vengo da Roma. Laureatomi in scienze politiche alla LUISS nel 2019, ho iniziato a scrivere di sport per la rivista online LifeFactoryMagazine.