(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Conte 2, le incognitedella fiducia al SenatoTutti i numeri del voto

Un margine tra 169 e 173 sì Paragone e Richetti verso il no

Incassata la fiducia alla Camera con ottanta voti di differenza (343 sì e 263 no), oggi il nuovo governo Conte è atteso alla prova al Senato. Si voterà fino alle 17, con l’esito previsto alle 18. Servono 161 voti sui 321 seggi (la metà più uno) per ottenere la fiducia. E la forchetta dei voti favorevoli oscilla tra 169 e 173 sì, mentre i no sarebbero 139. Si prospetta quindi una maggioranza più risicata a Palazzo Madama per il nuovo esecutivo.

M5S (105 voti a favore)

Tra i 107 senatori pentastellati, i sì oscillano fra 103 e 105: Gianluigi Paragone ha annunciato che non darà la fiducia. “Farò un discorso durissimo contro Conte”. Indecisi – ma orientati al sì – sarebbero anche Lello Ciampolillo e Mario Giarrusso. Manca poi il voto di una senatrice assente giustificata per malattia.

PD (49 voti a favore)

I voti favorevoli certi tra i 51 senatori dem dovrebbero attestarsi a quota 49: oltre a un assente giustificato per malattia, in forse il voto di Matteo Richetti, che non dovrebbe partecipare al voto di fiducia. “Se guardo in direzione della mia coerenza”, ha scritto il senatore dem in un post pubblicato su Facebook, “non vedo che l’impossibilità di sostenere una ipocrisia così palese”.

Gruppo misto (9 voti a favore)

Non dovrebbero far mancare il loro appoggio al governo quattro senatori di LeU, Nencini, Buccarella, De Bonis, Nugnes) e altri tre voti della Autonomie (Casini, Bressa e Laniece), oltre a quello di De Falco.

Dodici voti incerti

In modo del tutto inaspettato, anche Emma Bonino dovrebbe passare all’opposizione. “L’intervento del presidente del Consiglio Conte alla Camera ha confermato le ragioni della decisione di Più Europa di collocarsi all’opposizione”, ha scritto su Twitter la senatrice di +Europa. A favore, invece, dovrebbero essere i senatori a vita Liliana Segre, Mario Monti ed Elena Cattaneo; così come i due senatori del Maie, Ricardo Merlo e Adriano Cario, ed infine i 3 della Svp.

Opposizione (139 i no)

I “no” alla fiducia dovrebbero essere 139: 61 di Forza Italia (il presidente Elisabetta Casellati per prassi non vota), 18 di Fratelli d’Italia, 58 della Lega e il già citato Paragone. Ma la sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo. “C’è il rischio che 21 dei nostri facciano mancare il loro voto domani”, ha dichiarato ieri all’Adnkronos un esponente del direttivo M5S a Palazzo Madama. Sarebbe la partita dei sottosegretari la principale causa di fibrillazioni e malumori all’interno dei gruppi parlamentari penta stellati.

Alessandro Rosi

Il basket lo appassiona mentre la scrittura lo emoziona. Nato a Roma nel 1989, intraprende la carriera giuridica fino ad ottenere l’abilitazione alla professione forense, ma nel frattempo viene stregato dal mondo del giornalismo. Come dice John Lennon: “La vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”.