Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante gli Stati Generali della Transizione Energetica Italiana, Palazzo della Cancelleria, Roma, 17 ottobre 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Conte: "La manovra non siascontro tra forze politiche"Tensioni nella maggioranza

Renziani e grillini all'attacco sulle misure della Legge di bilancio

“Mi aspetto lealtà e spirito di collaborazione da tutte le forze politiche, vecchie e nuove. Per cambiare l’Italia, dobbiamo lavorare tanto nella medesima direzione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un’intervista di oggi al Corriere della Sera. “Non accetterei mai che la legge di bilancio – ha aggiunto il premier – diventasse un terreno di scontro tra forze politiche desiderose solo di intestarsi una misura o l’altra”.

Il riferimento è alle tensioni all’interno della maggioranza sulla manovra, emerse durante il Consiglio dei ministri, durato più di 5 ore, che ha partorito il Documento programmatico di bilancio inviato all’Unione Europea.

Sono diversi gli scontri sulle misure. Partendo da Quota 100 e dalle limitazioni all’uso del contante, i renziani di Italia Viva hanno annunciato una serie di emendamenti. Per quanto riguarda i grandi evasori, il Movimento 5 Stelle chiede subito la galera. “Non esiste una legge di bilancio che fa la lotta all’evasione fiscale senza il carcere con pene severe ai grandi evasori, per noi è imprescindibile”, ha detto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’obiettivo – ha aggiunto – è combattere contro la grande evasione, non contro il commerciante. Non accetto che si criminalizzino certe categorie”.

E tra i pensieri di Conte, ci sarebbe anche un sms – secondo un retroscena dell’edizione odierna de La Stampa – in cui il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, rispondendo ad una domanda di un grillino che gli chiedeva se il suo piano fosse sostituire l’attuale premier, il senatore fiorentino avrebbe risposto: “Ti ricordo che ho fatto cadere Letta con dieci deputati…”. Si parla di un Renzi che comincerebbe a far ballare il governo da gennaio, o a sedurre Luigi Di Maio per il posto da premier, puntando sulle ultime tensioni tra Conte e il capo politico dei Cinque Stelle.

“Abbiamo messo in piedi una serie di riforme – chiude Conte – che hanno bisogno di tempo per esplicare i propri effetti. I ribaltoni non mi preoccupano. E poi abbiamo già visto ad agosto che mosse avventate e irresponsabili non pagano”.

Andrea Murgia

Nato a Palermo l’8 aprile 1993, ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e adesso ho iniziato il Master biennale in Giornalismo alla Lumsa. Amo lo sport, in particolare calcio e motori, e la musica rock e metal.