Manovra: trovate copertureper oltre 15 miliardiStop all'aumento dell'Iva

Spending review arriva a 2,7 miliardi Per Quota 100 battaglia in Parlamento

“Salvo intese”. Il Documento programmatico di bilancio, partito ieri alla volta di Bruxelles, è il frutto di un tavolo durato ore, giorni in Consiglio dei ministri, ma potrebbe cambiare. Ed è proprio questo il senso della frase con cui il governo ha licenziato il decreto fiscale e la legge di bilancio.

Le coperture

Dei 30-31 miliardi previsti per la manovra del 2020, oltre 15 miliardi arrivano dalle coperture, di cui più di 12 sono misure di natura fiscale: 3,4 sono il frutto della lotta all’evasione, 3 giungono da maggiori entrate da Isa e forfettari, 2 dal riordino della tax expenditure e sussidi dannosi per l’ambiente, aumento della tassa sulle plastiche, che Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, ha precisato in un’intervista a “Il Sole 24 ore” riguarderanno solo gli imballaggi; 4,3 arrivano invece da altre misure fiscali, come lo stop alla mini-flat tax per le partite Iva, la stretta sui giochi e, ancora, l’aumento delle accise sul tabacco e della cedolare secca sugli affitti.

Spending review

Dai 2 miliardi previsti nella Nota di aggiornamento al Def, si è arrivati nel documento appena mandato a Bruxelles a 2,7 miliardi di tagli alla spesa. Circa un miliardo di questa spending review dovrebbe essere ricavato da rimodulazioni e riprogrammazioni di trasferimenti di spesa. I tagli dovrebbero colpire anche le amministrazioni centrali, con i vari ministeri in testa.

No all’aumento dell’Iva

Con il Draft Budgetary plan è stato poi confermato l’impegno preso dal governo Conte-bis durante il suo insediamento: lo stop all’aumento dell’Iva di 23,1 miliardi che era previsto per il 2020, oltre alla riduzione parziale delle clausole di salvaguardia per i due anni successivi (10,5 miliardi in meno per il 2021 e 3,5 per l’anno successivo).

Nodo Quota 100 e contanti

Ancora polemiche sulla misura bandiera della Lega “Quota 100”, che il Movimento sta difendendo contro i renziani di Italia Viva, e sulla questione contanti.

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.