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Contributo banche in manovra, l’ok di Bankitalia: “Nessun rischio”

di Lorenzo Giovanardi31 Ottobre 2025
31 Ottobre 2025

Aula del Senato | Foto Ansa

ROMA – Dal governo sono sicuri. I ritocchi sulla manovra non riguarderanno le banche. “Non credo ci saranno modifiche – ha ribadito la premier Giorgia Meloni – e continuo a dire che secondo me è un bel segnale che si mettono risorse sui lavoratori, sulle imprese che assumono, sulle famiglie e la natalità e che si chieda un contributo a banche e assicurazioni”. Diverso il discorso sugli affitti brevi dove Meloni ha aperto a possibili modifiche. Riguardo l’intenzione del governo di far lievitare l’aliquota dal 21 al 26%, Meloni ha puntualizzato: “Non è fare cassa sul tema degli affitti, ma è favorire gli affitti alle famiglie”. La palla ora passa al Parlamento, chiamato al voto nelle prossime settimane.

Nullaosta Bankitalia sul contributo delle banche

È arrivato intanto il nullaosta del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta che, sul contributo previsto in manovra, ha spiegato: “Non ci sono rischi di instabilità finanziaria e la tassa incide in maniera limitata sugli utili”. Intanto il Pil si avvia a chiudere il 2025 a +0,5, percentuale che conferma lo “stop” negli ultimi tre mesi dell’anno. Stime del governo che verrebbero in ogni caso centrate.

L’occupazione risale a settembre

Arrivano segnali positivi invece dal fronte lavoro. A settembre gli occupati sono aumentati con il tasso di occupazione arrivato al 62,7%. In risalita però anche il tasso di disoccupazione (6,1%) con quello giovanile arrivato al 20,6%. Se la ministra del Lavoro Martina Calderone festeggia l’andamento positivo del mercato del lavoro, secondo la Uil il dato nasconderebbe “fragilità e disuguaglianze”. Mentre la Cisl suggerisce che “per migliorare la manovra bisognerebbe investire in scuola, università e ricerca”.

I prossimi step del Parlamento

Se in Senato è iniziata la sessione di bilancio con le comunicazioni in Aula del presidente Ignazio La Russa, dalla prossima settimana (lunedì 3 e giovedì 6) andranno in scena le audizioni. Attesa per la fase emendativa con i partiti che proporranno modifiche su diversi temi, dai dividendi alle pensioni delle forze dell’ordine.

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