A protester holds a painted parasol in George Square ahead of a protest by Climate activist group Extinction Rebellion in Glasgow on November 7, 2021, during the COP26 UN Climate Change Conference. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Cop26, negoziati su carbonioe stop alle auto a benzinaOggi presente Barak Obama

Dalla Banca Mondiale 25 miliardi l'anno Chi emette gas serra dovrà pagare

Da oggi prende il vi la seconda e ultima settimana della Cop26 di Glasgow. Maggiore trasparenza nel comunicare i risultati della decarbonizzazione, il prezzo globale del carbonio, le regole per applicare l’Accordo di Parigi e stop alla produzione di auto e furgoni a motore termico: sono questi i temi di cui si parlerà nei prossimi giorni in Scozia. I ministri e gli esperti discuteranno su come affrontare le perdite e i danni della crisi climatica. Saranno mostrate le buone pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici e ci sarà un focus sul ruolo della finanza. La conferenza vuole arrivare alla creazione di un mercato mondiale delle emissioni di carbonio, stabilendo che chi emette gas serra deve pagare gli stati per farlo, rimborsando così i danni ambientali. Il principe saudita, Mohammed Bin Salman, ha annunciato che l’Arabia Saudita s’impegna a raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2060.

Intanto la Banca Mondiale si è impegnata a investire 25 miliardi di dollari all’anno in finanza per il clima fino al 2025, attraverso il suo Climate Action Plan. Il piano comprende un programma sull’agricoltura e il settore alimentare. Anche la Bei  e AllianzGI sostengono progetti per il clima nei paesi emergenti e in via di sviluppo con un nuovo fondo da 500 milioni di euro. L’Emerging Market Climate Action Fund avrà alle spalle una partnership pubblica e privata ed investirà in progetti come parchi eolici, impianti solari fotovoltaici, impianti idroelettrici di piccole e medie dimensioni.

Oggi a Glasgow è presente anche Barack Obama. L’ex presidente degli Stati Uniti è arrivato nella capitale scozzese per tenere una tavola rotonda con una decina di giovani attivisti ambientali di tutto il mondo. Si parlerà di come le giovani generazioni possono far sentire le loro voci e spingere all’azione.

Francesco Fatone

Mi chiamo Francesco Fatone, nato il 14 marzo 1995 e laureato in Scienze Politiche a Napoli, sono contributor su due riviste. Attualmente sono studente del Master in Giornalismo LUMSA.