HomeCronaca Nelle carte di Transparency l’Italia della corruzione

Corruzione in Italia
oltre 500 casi in tre anni
segnalati da Transparency

I dati raccolti sulla piattaforma "Alac"

Lombardia la regione con maggiori report

20 Marzo 2018

Sono oltre 500 le segnalazioni di corruzione o altre illegalità che la piattaforma Alac di Transparency International Italia ha ricevuto negli ultimi tre anni: nel 2017 i report sono stati 157, e nel 61% di questi il segnalatore ha preferito rimanere nell’anonimato. Dai dati emerge anche che sono gli uomini a inviare maggiori contributi rispetto alle donne, con percentuali quasi doppie (rispettivamente 38 e 16%). Non solo, analizzando le fasce di età dei segnalatori non anonimi emerge che chi ha un’età compresa fra 40 e 54 anni invia più report (il 18%) e crescono i report inviati dai giovani compresi fra 25 e 39 anni (il 13% delle segnalazioni 2017).

Secondo quanto raccolto, favoritismi, frodi, corruzione e cattiva gestione delle risorse sono le principali tipologie di illecito segnalate, in tre settori sopra tutti: enti pubblici (35 segnalazioni), sanità (26) ed educazione, in particolare nelle università (16).

Nel documento diffuso da Transparency International Italia si legge come le amministrazioni non siano sempre collaborative. “Nel 2017 l’associazione ha sottoposto tre diversi casi a tre differenti ministeri e il grado di collaborazione è stato differente. Positivo il riscontro da parte del Ministero dell’Istruzione; il Ministero dei Beni Culturali ha ricevuto la segnalazione ma poi non l’ha più approfondita”, mentre il dicastero degli Interni “ha preferito non aprire un dialogo con Alac su una segnalazione che riguardava la propria struttura”.

Il coordinatore di Alac Giorgio Fraschini sulla vicenda ha affermato che “è un peccato che alcune istituzioni non vogliano collaborare. È vero che non sussiste da parte loro alcun obbligo nei nostri confronti, ma il ruolo di Transparency International Italia vuole essere di supporto e di aiuto. Forniamo infatti alle amministrazioni informazioni qualificate facendo da tramite con segnalanti che altrimenti si rivolgerebbero ad altri enti esterni; chi in questi anni ci ha dato ascolto e si è reso disponibile ne ha tratto sicuramente dei vantaggi”.

Nella lista delle regioni con maggiori avvisi di corruzione, la Lombardia scalza il Lazio in questa non invidiabile classifica: 23 a 22 segnalazioni per la Lombardia, mentre al terzo posto troviamo la Campania (20), poi la Sicilia (15) e la Calabria (10).

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