Panoramica della Camera dei Deputati con i tabelloni che illustrano l'unanimità della votazione ad uno degli emendamentii ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Decreto Milleprorogheil Governo chiede la fiduciadomani mattina alla Camera

Il testo blindato dall'esecutivo Bernini (FI): "Uno stallo disastroso"

Il governo pone la questione di fiducia alla Camera sul decreto legge Milleproroghe. Lo annuncia nell’Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che la votazione avrà luogo domani dalle ore 10:10 nell’Aula della Camera, mentre le dichiarazioni di voto avranno inizio a partire dalle 8:30. La decisione arriva dopo alcuni interventi dell’opposizione che hanno criticato i ritardi sul decreto Milleproroghe e proprio sulla scelta di blindare il testo con la fiducia.

“L’accanimento con cui Conte cerca di difendere la sua poltrona è quasi commovente, peccato però che sia inversamente proporzionale allo stato della sua maggioranza e soprattutto agli interessi del Paese”, attacca Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. Il suo governo non riesce a trovare un accordo nemmeno sul Milleproroghe, ma lui riunisce tavoli di studio sull’universo mondo per definire addirittura l’Agenda 2023. Tavoli che si concludono inesorabilmente con un nulla di fatto. Non solo su giustizia, Irpef, Iva, Autostrade, quota 100 e reddito di cittadinanza, ma perfino sulle nomine non c’è uno straccio di accordo. Uno stallo disastroso in cui è difficile perfino ipotizzare l’agenda per fine febbraio”.

Chiara Viti

Classe 1993. Ha studiato Filosofia a Roma e si è specializzata in Editoria e Giornalismo. Si è avvicinata al mondo della comunicazione lavorando come Ufficio Stampa, poi uno stage nella redazione di Report (Rai 3). Adesso è giornalista praticante presso la Lumsa Master School.