Tratta e sfruttamento minorile, Defence For Children presenta il rapporto “IMPACT”

Si è svolta ieri a Roma, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso, la presentazione nazionale del rapporto “IMPACT” – Improving and Monitoring Protection system Against Child Trafficking and exploitation (Monitoraggio e miglioramento dei sistemi di protezione contro la tratta e lo sfruttamento minorile), organizzata da Defence For Children con il sostegno della Fondazione Migrantes.

Le ragioni del progetto. IMPACT è un progetto sviluppato tra settembre 2012 e febbraio 2014 con il contributo di quattro organizzazioni partner situate rispettivamente in Italia (Defence for Children International), in Portogallo (CESIS – Centro Studi di Intervento Sociale), in Grecia (KMOP – Centro per la Famiglia e la Cura dell’Infanzia) e a Cipro (CARDET – Centro per l’Avanzamento della Ricerca & Sviluppo nella Tecnologia Educativa), allo scopo di “migliorare e rafforzare l’impatto delle politiche volte alla protezione e al sistema di welfare delle categorie di bambini particolarmente vulnerabili di fronte ai fenomeni di tratta e sfruttamento”.

I risultati della ricerca. Nella mattinata di ieri, 25 febbraio, la coordinatrice della ricerca, Daja Wenke, ha illustrato i risultati dell’“analisi transnazionale” dei fenomeni in questione, realizzata sulla base dei rapporti nazionali stilati dai singoli Paesi aderenti al progetto.
Dall’analisi emergono le profonde criticità che tuttora caratterizzano le politiche europee sulla tutela dei minori vittime di tratta, come l’incapacità dei governi nazionali di applicare pienamente la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – di fatto parte integrante della legislazione dei quattro Paesi osservati – nonché quella di attuare programmi e riforme che non si limitino a risolvere specifiche situazioni di tratta o di sfruttamento, ma siano in grado di produrre cambiamenti significativi sul lungo termine. In particolare, si evidenzia una “frammentazione delle politiche e delle strutture” volte alla tutela dei minori, e l’assenza di cooperazione e di coordinamento tra attori (pubblici e privati) e istituzioni, sia a livello nazionale, sia a livello regionale o locale.

L’allarme di Defence For Children Italia. “E’ impossibile parlare della protezione della tratta e dello sfruttamento in un quadro così dissestato – ha sostenuto Pippo Costella di Defence For Children Italia – Dove i buchi e le fragilità sono un elemento così trasversale delle politiche e dei programmi d’azione”.
Si sottolinea, inoltre, come il concetto stesso di “tratta di minori” renda complicata e confusa l’identificazione ufficiale di un caso di tratta rispetto ad uno di sfruttamento, sebbene proprio tale identificazione sia oggi una precondizione necessaria per accedere ai servizi di prevenzione e di assistenza.

Alessandra Aurilia

Alessandra Aurilia

Nata a Roma il 29/04/1988, nel 2013 si laurea (110/110) in Scienze e Tecnologie della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, discutendo una tesi dal titolo “Onde libere (digitali). Dalle radio private alle web radio: Evoluzione di una libertà comunicativa”. Ad una grande passione per la musica, che la porta a coltivare lo studio del canto, si unisce l’amore per la scrittura e per la radio. Giornalista praticante presso LumsaNews, aspira a specializzarsi in giornalismo radiofonico.