HomeCultura “Diario di una schiappa”: Greg diventa “scugnizzo”, testi tradotti in napoletano

"Diario di una schiappa":
Greg diventa "scugnizzo",
testi tradotti in napoletano

L'autore Kinney: Patrimonio dell'Unesco

Pensa ad un musical cantato in dialetto

di Giulia Turco27 Marzo 2018
27 Marzo 2018

Greg, protagonista di ‘Diaro di una Schiappa’, ora ha un accento napoletano. In occasione dell’apertura della 55esima edizione della Fiera del Libro per ragazzi a Bologna, sarà presentata in anteprima mondiale l’edizione in napoletano della collana di libri per ragazzi di successo, opera dello scrittore statunitense Jedd Kinney. Destinata a lettori tra gli 11 e i 13 anni, la collana ha dato vita a un fenomeno da duecento milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Greg Haffley, studente in pantaloncini corti, indisciplinato ma geniale, ora veste i panni di un vero e proprio “scugnizzo”, grazie alla traduzione d’eccezione di Francesco Durante e di Michael Jacobs, presidente e ceo della casa editrice americana Abrams. “Sono stato estremamente sorpreso da questa operazione. Conoscevo Napoli, ma per nulla il napoletano come dialetto e devo dire che per me si sta trasformando in una grande esperienza di apprendimento”, ha detto Kinney all’Ansa.

Pubblicato dalla casa editrice Il Castoro, a essere tradotto è il primo volume della serie, con in copertina un disegno inedito dell’autore. Ma non è la prima volta che si tenta questo tipo di operazione. Il dialetto napoletano è infatti la 56esima lingua in cui la Schiappa viene tradotta nel mondo. “Questa traduzione, partita come un gioco, è diventata poi un incubo, perché il napoletano è una lingua complessa, anche la sua grafia. Si hanno continui ripensamenti perché non sempre si hanno tutte le parole che servirebbero”, ha spiegato Durante.

Il progetto sogna in grande. Francesco Durante parla della possibilità di realizzarne un audio-libro, sfruttando il valore aggiunto del dialetto napoletano nella sua oralità. Kinney sogno invece il successo di uno spettacolo: “Spero che il musical che è già stato realizzato negli Stati Uniti viaggi tanto e che prima o poi approdi a Broadway e da lì nel mondo. Chissà, arrivando in Italia potrebbe diventare persino un musical cantato in napoletano. In fondo, è una lingua riconosciuta dall’Unesco”.

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