LOS ANGELES – Nick Reiner, il figlio di regista Rob – trovato morto insieme alla moglie nella sua abitazione – è stato arrestato delle forze dell’ordine e formalmente incriminato per l’omicidio dei suoi genitori. Era stata sua sorella – la figlia più piccola del regista di “Harry, ti presento Sally…” – a trovare i corpi del padre e della madre Michele Singer e a indicare il fratello come potenziale responsabile, definendolo “pericoloso”. La polizia ha rintracciato il figlio della coppia in un motel di Los Angeles, con il personale di servizio che ha riferito di aver trovato la doccia “piena di sangue”.
Le ragioni profonde del duplice omicidio risiederebbero nei problemi di droga e psicologici del ragazzo e il motivo scatenante sarebbe stata una lite degenerata in modo drammatico. Rob Reiner, la moglie Michele e il figlio Nick avevano partecipato sabato alla festa del comico Conan O’Brien e già in quell’occasione padre e figlio avrebbero avuto un acceso litigio. Il motivo era sempre lo stesso da anni: la dipendenza da alcol e droga e l’instabilità psichica del figlio.
Ad alimentare il dibattito intorno a questa tragedia ci ha pensato anche Donald Trump. Il presidente americano ha definito “triste” l’assassinio della coppia, ma ha sostenuto che Reiner è morto “a causa della rabbia e dell’ossessione” nei suoi confronti. Il post su Truth ha ricevuto molte critiche, anche da figure di spicco dell’establishment repubblicano. Jimmy Kimmel, conduttore della famosissima trasmissione di Abc “Jimmy Kimmel Live!”, ha descritto il presidente Usa come “un idiota che blatera sciocchezze” e le sue parole un attacco “odioso e vile”. “Quando ho visto il post per la prima volta – ha continuato il presentatore televisivo – ho pensato: ‘Anche per lui mi sembra troppo’. Ma niente è mai troppo per lui”.


