Ragazzo che gioca a un videogioco | Foto Pixabay

Epic Games vince la causacontro Google: "Abusodi posizione dominante"

La società di Fortnite aveva accusato il colosso informatico di monopolio

SAN FRANCISCO – Una vittoria legale destinata a creare un precedente nel mondo videoludico. Il tribunale americano si è pronunciato contro il monopolio di Google sul mercato della distribuzione delle applicazioni su Android e su quello dei servizi di pagamento nelle app.

A trascinare il gigante di Mountain View davanti alla corte Tim Sweeney, il fondatore di Epic Games e papà di Fortnite. I giurati hanno dato ragione Swennney: secondo loro infatti Google ha agito in modo anticoncorrenziale, portando Epic Games ha subire danni ingenti.

Alla base dell’illecito il collegamento tra l’app store di Google Play e il suo servizio di pagamento Google Play Billing, da oggi considerato illegale.

“Il verdetto di oggi è una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e i consumatori di tutto il mondo – ha dichiarato Sewwny in un comunicato – e dimostra che le pratiche di Google nel mercato delle app mobili sono illegali e che Google sta abusando del suo monopolio per imporre tariffe esorbitanti, soffocare la concorrenza e ridurre l’innovazione”.

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.