In foto, un modello di caccia Eurofighter, fonte Ansa.it

Eurofighter precipitatoL'esame della scatola nerachiarirà le cause

Il ritrovamento del corpo del pilota è avvenuto questa notte

TRAPANI – Sarà la scatola nera a far luce sullo schianto del caccia militare Eurofighter del 37mo stormo, precipitato nella serata di ieri mentre rientrava da una missione di esercitazione alla base di Trapani Birgi e che ha causato la morte del pilota Fabio Antonio Altruda.

Il corpo senza vita del capitano, 33 anni, di origini casertane, è stato ritrovato la notte scorsa, in prossimità dei detriti del veicolo nella zona di Locogrande, a pochi chilometri a nord di Marsala. Un cumulo di rottami in una zona per lo più agricola, con poche abitazioni. È qui che si concentrano le ricerche della scatola nera, che si spera possa chiarire cosa abbia condotto al disastro un pilota esperto, con centinaia e centinaia di ore di volo alle spalle.

“La notizia della morte del Capitano Fabio Antonio Altruda ci riempie di tristezza”, ha dichiarato stamane la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esprimendo il cordoglio ai familiari e all’Aeronautica militare. Solidarietà espressa anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto: “Mi unisco al dolore dei familiari del giovane Ufficiale. Al Capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, il Generale di squadra aerea Luca Goretti, e alle donne e uomini dell’Arma azzurra esprimo la mia più commossa vicinanza per la perdita di un servitore del Paese”. Cordoglio a cui si è unito anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Non è la prima volta, tuttavia, che un Eurofighter precipita causando la morte del pilota. Cinque anni fa, il 24 settembre del 2017, perse la vita il capitano Gabriele Orlandi, schiantatosi al suolo durante un air show a Terracina.  Un “loop”, tipica figura delle esibizioni aeree, finito in tragedia nel momento in cui il velivolo scese troppo in basso finendo in acqua. In quel caso il recupero dell’Eurofighter dal mare si concluse il 15 giugno 2018 dopo 550 immersioni fatte in 80 giorni dai sommozzatori dell’Aeronautica.

 

Nella foto in alto: Un Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare Italiana in volo durante l’addestramento (Ansa)

Ornella Sabia

Classe '88, quando sono nata io l'Europa era ancora divisa in due. Con un debole per l'Est, ho studiato russo e mi sono laureata in Lingue e Letterature straniere presso L'Orientale di Napoli. Nostalgica della carta stampata, del treno e del taccuino, vado a caccia di storie. Il mio sogno è quello di raccontarle.