Femminicidi in Italia, aumenta il numero delle vittime. Dopo la strage di Motta Visconti, altri due delitti, a Pietra Ligure e nel Ragusano

stop-femminicidio-1Non accenna a diminuire l’ondata di femminicidi e di violenze verso le donne che quasi ogni giorno riempiono pagine di giornale e programmi tv. Solo pochi giorni fa, in una villa a Motta Visconti,in provincia di Milano, Carlo Lissi, informatico di 31 anni, aveva ucciso la sua compagna e i suoi due figli. L’uomo dopo il raptus definito di “evidente follia ma lucida”, era uscito con un amico per andare a vedere l’Italia giocare la prima partita dei mondiali, trascorrendo la sua serata normalmente, esultando felice per la vittoria. Solo dopo ore di interrogatorio aveva confessato di aver accoltellato la moglie e poi i due bambini nel sonno. Cristina Omes, funzionaria assicuratrice di 38 anni, è morta così, insieme alla figlia Giulia di cinque anni e Gabriele, il fratellino di 20 mesi. Una storia terribile, ma una storia tra tante.
Ieri nel Ragusano un nuovo omicidio. Una donna è stata assassinata dal marito, che si è costituito poco dopo. Secondo le prime ricostruzioni a dare inizio alla violenza sarebbe stata una lite avvenuta tra i due. E ancora, a Pietra Ligure una donna di 59 anni, Alba Varisio, è stata trovata morta in casa sua. Secondo gli inquirenti anche lei sarebbe stata uccisa dal compagno dopo una lite. L’uomo avrebbe nascosto il corpo per più di 24 ore nell’appartamento che condividevano, per poi dare l’allarme ai carabinieri.
Tre donne, con tre storie simili, che probabilmente verranno presto dimenticate, e i loro nomi sostituiti da altri nomi. “Segnaliamo un calo degli omicidi, anche se non diminuisce il numero di quelli che abbiano come vittima una donna” ha infatti dichiarato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in riferimento al 2014. Dal 2005 sono state assassinate in Italia 1036 donne e, solo nel 2013, 134 donne, solo perché donne. Nella maggior parte dei casi l’omicida non è mai un estraneo (1,4%), né un conoscente (7,9%) e nemmeno un familiare (18,8%) ma un compagno o ex compagno (60,7%).
Su 1036 casi di femmicidio, 774 hanno avuto come autore un uomo di nazionalità Italiana, e 110 casi hanno avuto come movente la gelosia. Questa volta, forse, non sarà facile dare la colpa a religioni e mondi lontani da noi. Questa volta, forse, il problema è la nostra di cultura.

Cecilia Greco

Cecilia Greco

Nata a Roma il 21/06/1990. Dopo essersi diplomata al liceo classico E.Q. Visconti si è laureata in Scienze politiche, indirizzo storico politico, presso l’Università degli studi di Roma Tre con una tesi in Storia del pensiero economico. Dopo un periodo di studio in Francia, ha collaborato con alcuni quotidiani online e cartacei. Nel 2013 è stata selezionata per partecipare al corso di scrittura creativa organizzato da RaiEri. Attualmente frequenta la scuola di giornalismo dell’Università Lumsa.