Roma, nuovi sequestri di attività commerciali gestite da famiglie camorriste

carabinieri

Le proprietà dei fratelli imprenditori Antonio, Salvatore e Luigi Righi, arrestati lo scorso gennaio per camorra, sembrano un pozzo inesauribile. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno individuato e sequestrato altre sei attività commerciali.

I tre napoletani erano stati arrestati dai militari del Nucleo Investigativo di via in Selci all’inizio del 2014, con l’accusa di aver tirato su una vera e propria holding di ristoranti legati alla Camorra nel centro di Roma. I carabinieri hanno scovato e sequestrato, a distanza di oltre due mesi, nuovi immobili in provincia di Napoli, in Calabria e ancora nella Capitale. Dunque il valore dei beni sequestrati, tutti gestiti ora dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, raggiunge la somma di 7 milioni di euro.

Le attività di riciclaggio di cui sarebbero colpevoli i fratelli Righi sono state svolte nella gestione di alcuni immobili in Campania, di una società, attiva nella vendita e noleggio di mezzi agricoli e di movimento terra, a Reggio Calabia e di ben quattro bar romani, ubicati in vie molto centrali e frequentate (via Agonale, nei pressi di piazza Navona; vicolo del Bottino, a due passi da piazza di Spagna; e piazza Sant’Apollinare).

Corinna Spirito

Corinna Spirito

Nata a Roma nel 1990, da sempre appassionata di giornalismo e cinema, è dottoressa in Scienze della comunicazione da ottobre 2012. Nel 2011 vince una borsa di studio Erasmus per un semestre in Svezia. Dal 2009 al 2012 collabora alla redazione di Prima che sia tardi, l’approfondimento cinematografico di Radio Meridiano 12; da maggio 2012 è redattrice e web editor per la testata online www.ecodelcinema.com e da gennaio 2013 tiene una rubrica per I Cinemaniaci sulla web radio www.yradio.it.