Gender gap, male l’Italia
nella classifica del WEF
Nord Europa al top

Bene le donne italiane in politica
peggio l'educazione e la retribuzione

L’Italia è cinquantesima nella classifica globale sul gender gap stilata dal World Economic Forum, stilata sulla base di 4 fattori: politica, economia, educazione e sanità. Dominano la classifica globale 4 paesi del nord Europa: Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia.

Per quanto riguarda “legittimazione politica” delle donne in Italia, il nostro Paese occupa una buona posizione, la 25esima. Sulle “opportunità e partecipazione economica” invece, l’Italia occupa la posizione 117. Molto meglio il “livello educativo” raggiunto in media dalle donne, per il quale l’Italia occupa la posizione 56, mentre su “salute e speranza di vita” è al 72 esimo posto. Restringendo però la classifica alle regioni dell’Europa occidentale, l’Italia è sedicesima, davanti solo ad Austria, Cipro, Grecia e Malta, mentre le prime 4 stravincono a livello globale. Rispetto al 2016 l’Italia guadagna 50 posizioni sui riconoscimenti politici, migliorano leggermente le speranze di vita, ma perde 30 posizioni sui fattori economici, a causa del gap retributivo, e altrettante sui livelli educativi raggiunti, in quanto cala l’alta specializzazione.

L’ Europa occidentale è il paese in cui il gap fra uomo e donna è più basso, al 25%. In Islanda e Finlandia la parità fra i sessi raggiunge quote superiori all’85%. Il quinto posto è occupato a sorpresa dal Ruanda. Le ultime posizioni sono occupate da Yemen, Pakistan e Siria, mentre Nicaragua, Nepal, Bolivia, Francia e Camerun hanno percentuali di miglioramento del 10%.

Giordano Contu

Studia e vive a Roma. Nato in Sardegna, ma pisano di adozione, ha studiato Filosofia estetica e ha collaborato al quotidiano Il Tirreno. Si interessa di politica e cultura. Cura quotidianamente i social network. È impegnato socialmente e politicamente. Ama i paesaggi, la fotografia e il mare.