Lo stato della parte ovest di ponte Morandi a Genova, 23 agosto 2018. ANSA/LUCA ZENNARO

Genova, Ponte Morandioggi a Roma verticetra Conte, Toti e Bucci

Tenteranno di sciogliere i nodi su tempi, commissario e grandi opere

Oggi a Roma il premier Conte presiederà un nuovo vertice con il sindaco Marco Bucci e il governatore della Liguria Giovanni Toti per tentare di sciogliere il nodo sul nome del commissario alla ricostruzione. Il premier sul cronoprogramma promett: “Vi stupiremo”. Mentre il sindaco di Genova, a chi gli chiede se oggi saranno tante le richieste che metterà sul tavolo, risponde: “L’aereo di ritorno, lo abbiamo alle nove di sera”.

L’obbiettivo primario di Toti e Bucci è “fare presto”. Per questo sarà chiesto anche che i poteri del governatore ligure, ora commissario straordinario per l’emergenza, non vengano del tutto assorbiti dal nuovo commissario per la ricostruzione. Questo per evitare di buttare via il bambino con l’acqua sporca, ossia interrompere o rallentare le azioni già intraprese, per esempio la soluzione del problema degli sfollati o quello della rimozione dei detriti e della viabilità.

Tra le richieste ci sarà quella di aumentare i finanziamenti per il trasporto pubblico, la creazione di una zona “rosa” o “arancione”, il colore poco conta, per risarcire o aiutare almeno in parte cittadini e attività che non si trovano nella zona rossa (già coperta dai risarcimenti di Autostrade) ma che stanno comunque soffrendo per la vicinanza a essa.

Un altro tema caldo sarà quello degli indennizzi: non solo per gli abitanti che saranno interessati dalla demolizione del ponte ma anche per chi subirà un danno a causa della sua ricostruzione. A questo proposito, domani, l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone avrà un’altra riunione con Autostrade. La Regione chiederà indennizzi pari almeno al doppio del valore commerciale delle case che saranno abbattute o sgomberate (oltre ai 45 mila euro del Pris e agli extra per l’immediato sgombero e per l’acquisto di mobilio).

Intanto la Guardia di Finanza di Genova ha attuato un blitz negli uffici del Politecnico di Milano e del Cesi, la società che fece lo studio sullo stato del ponte Morandi nel 2016. La perquisizione è legata anche lo scambio di mail la notte tra il 14 e il 15 agosto tra il funzionario di Autostrade Enrico Valeri e la responsabile marketing Chiara Murano.

Il dirigente chiedeva l’invio dello studio che la società aveva realizzato nel 2016. Murano rispose aggiungendo che le cause della tragedia potevano essere legate a “vizi del progetto originario”. Oltre all’acquisizione delle comunicazioni con Aspi, gli uomini delle fiamme gialle potrebbero sentire varie persone come testimoni.

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.