HomePolitica Femminicidi in aumento dell’8% rispetto al 2020: una vittima ogni tre giorni

Femminicidi in aumento
una vittima ogni tre giorni
Mattarella: "Un fallimento"

Casellati: "È la mattanza più tragica"

Cartabia invita a ripensare le norme

di Alessio Brandimarte25 Novembre 2021
25 Novembre 2021

Un femminicidio ogni 72 ore. È quanto rivela l’ultimo report della Direzione centrale anticrimine della polizia, pubblicato dal Viminale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Secondo i dati, sono 109 le vittime da inizio anno, l’8% in più rispetto al 2020, di cui 63 per mano del partner o dell’ex.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito la violenza contro le donne un fallimento dell’intera società “che non è riuscita nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia”. Il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità di educare al rispetto, alla parità e all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. “Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione”, ha aggiunto.

La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha segnalato come siano troppe le donne uccise e le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte, e come tutto questo sia “una vergogna per la nostra civiltà”. La gravità dei fatti, secondo la ministra, “chiama le istituzioni anche a ripensare norme e procedure più adeguate”. Anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è intervenuta in Aula sulla giornata odierna, giudicando la violenza sulle donne “la più tragica mattanza del mondo contemporaneo”.

L’ex deputata del Partito democratico, Michela Marzano, ha testimoniato a “La Stampa” la sua esperienza personale in merito. La filosofa ha raccontato di quando il suo ex-marito le diede il primo schiaffo, a cui seguirono altri episodi di insulti e maltrattamento. La sua salvezza fu la psicanalisi: al termine di una seduta, la donna decise di non tornare più a casa dal partner. Fu questa esperienza che le salvò la vita, che le permise di ricredere in se stessa e nel suo valore. Solo non accettando tali violenze e denunciando è possibile evitare quella che Marzano definisce una “condanna a morte”.

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