Globe Theatre, in scena per la prima volta i sonetti di Shakespeare

sonetti_slide2Villa Borghese come Broadway. Il Globe theatre, il prestigioso teatro elisabettiano all’aperto non rinuncia al suo repertorio shakespeariano, ma si apre alla sperimentazione. Ha debuttato infatti ieri Sonetti d’amore, una originale messa in scena in forma drammaturgica dei componimenti in versi del grande Bardo, interpretato da Alfonso Veneroso.

Il cast. Sulla scena i due amori di Shakespeare: il conte di Southampton (una volitiva Clio Cipolletta) e la dark lady dal discusso passato (l’esuberante Francesca Mària), cui il genio di Stratford-upon-Avon si rivolse dopo che il giovane nobile gli preferì altre compagnie. Su tutti però spicca – e non è certo una sorpresa – una vulcanica Melania Giglio, che interpreta vestita da sposa una musa ispiratrice in versione rock, che ammalia personaggi e pubblico con la potenza della sua voce, oltre che con la sua consueta presenza scenica.

E proprio da un’idea della Giglio è nato lo spettacolo, inizialmente non previsto, tanto che non è neppure in cartellone e sarà servito fino al 2 agosto nel giardino esterno del teatro all’ora dell’aperitivo. Uniche eccezioni la prima di ieri e lunedì 27 luglio, quando avrà di nuovo l’onore di calcare le tavole del «cerchio di legno» in orario serale, sperando che nel frattempo faccia effetto il tradizionale passaparola.

Proietti e la Giglio. «Me l’ha proposto Melania e io ho subito accettato – ha raccontato a Lumsanews il direttore artistico del Globe Theatre Gigi Proietti, che a fine spettacolo aveva insolitamente salutato il pubblico senza parlare – E’ una formula originale e mi sembra che la prima sia andata benissimo, perciò sono molto contento».

«Inizialmente avremmo dovuto mettere in scena il Macbeth – aggiunge Melania Giglio – ma poi lo spettacolo è saltato. Parte della compagnia è stata riassorbita nel Re Lear, mentre noi quattro eravamo rimasti esclusi, perciò ho pensato a qualcosa che si potesse mettere in scena con pochi attori, ma che allo stesso tempo non fosse semplicemente una lettura dei sonetti». I personaggi infatti interagiscono tra di loro e spesso li recitano a canone, come se fossero parti di un dialogo. «Oggi abbiamo cominciato con un pubblico ridotto, ma se il passaparola avrà successo Gigi ha già detto che potremo riproporlo anche a settembre con la stessa formula: anteprima allo spettacolo principale dal martedì alla domenica e due serate di lunedì».

Alessandro Testa

Alessandro Testa

Nato a Roma, ha conseguito una laurea quinquennale (110 e lode) in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, dove svolge ancora ricerca sulle primarie al dipartimento CORIS. Ha lavorato quattro anni negli uffici stampa della Marina Militare e ha collaborato con un’agenzia di stampa e diverse piccole testate. Ha frequentato il master IGS in giornalismo internazionale e una summer school in comunicazione a New York. Attualmente scrive recensioni teatrali, cura un blog ed è presente su Twitter.