L'inverno caldo di Salvinifra Ue, Conte e Sardinetutti contro il Carroccio

Il partito resta forte nei sondaggi Tusk chiude la porta alla Lega nel Ppe

“Il premier Conte? Un bugiardo”. Il fondo Salva Stati? “Metterebbe in crisi le nostre banche a favore di quelle tedesche e francesi”. La piazza delle sardine? “Non avevo paura dei Casamonica, figuriamoci delle sardine”.

Sono tanti, in Italia e in Europa, i fronti di Matteo Salvini, lanciatissimo nei sondaggi ma fuori dal governo. Una rilevazione di Wsg per il Tg La7 di lunedì dava la Lega al 34%, oggi invece un sondaggio Emg Acqua, presentato in diretta ad Agorà su Rai 3, attesta il partito di via Bellerio al 32,6 per cento. Si votasse oggi Matteo Salvini sarebbe il dominus del Parlamento; ma mancano le elezioni e pure la legge elettorale, dopo la riduzione dei parlamentari. In compenso abbondano le polemiche con l’attuale governo.

L’ultima riguarda la riforma del Meccanismo europeo di stabilità, voluta dalle istituzioni continentali a difesa delle banche europee, e sostenuta dal premier Giuseppe Conte. Per la Lega si tratta dell’ennesimo “ricatto di Bruxelles”, e accusa l’esecutivo di mettere a rischio le banche italiane. Al capo del governo, che ha ricordato la presenza di Matteo Salvini ai tavoli promotori della riforma del Mes, il leader leghista ha risposto dandogli dello “smemorato” e del “bugiardo”.

Fuori dal palazzo, Salvini ha in corso un altro duello, quello con le piazze delle giovani “sardine”. Il movimento spontaneo, nato in Emilia Romagna che non vuole essere “liberata” dalla Lega alle prossime elezioni regionali, si è rapidamente diffuso in tutto il Paese, al grido di “contro la cattiveria della politica, non abbocchiamo al capitano”. Oggi un nutrito gruppo di “sardine” è sceso in piazza a Sorrento, contestando il leader leghista in visita. In queste ore numerosi gruppi Facebook e autoconvocazioni di “sardine” sorgono come funghi da nord e sud, pronti alla sfida con il “capitone” Salvini. Ma il leader leghista ha liquidato il movimento con una battuta, forse un po’ infelice: “Non avevo paura dei Casamonica, figuriamoci delle sardine”.

Gli scontri con Salvini protagonista non si limitano ai confini italiani. Stamattina da Zagabria il neo presidente del Partito popolare europeo Donald Tusk ha virtualmente chiuso le parte all’ipotesi di ingresso della Lega nella famiglia del Ppe. “Ho tanta immaginazione – spiega il politico polacco – ma ci sono dei limiti”. Al niet ha risposto con veemenza l’europarlamentare leghista Marco Zanni: “Non staremo mai con quelle forze che, con scelte politiche folli e scellerate, si sono rese responsabili della disintegrazione dell’Europa”.

Giulio Seminara

Nato a Catania il 6 dicembre del 1991. Diplomato al liceo classico e laureato in Lettere Moderne con una tesi su Pier Vittorio Tondelli. Ha lavorato a LA7 come programmista e scritto per diversi quotidiani. Appassionato di cinema, politica e calcio. Gioca a ping pong, ascolta i cantautori e i Placebo.