I Patti Lateranensi compiono novant'anniUn francobollo li celebra

Per la ricorrenza emissione filatelica congiunta dell'Italia e del Vaticano

Novant’anni fa, l’11 febbraio 1929, venivano firmati i Patti Lateranensi, tutt’ora in vigore. Per la prima volta dalla costituzione dell’Unità d’Italia, erano stati trovati degli accordi di mutuo riconoscimento fra il Regno d’Italia e la Santa Sede.

Prima della loro sottoscrizione, infatti, il rapporto fra Stato e Chiesa era disciplinato soltanto dalla «legge delle Guarentigie», approvata dal Parlamento nel 1871 con la presa di Roma e mai riconosciuta dai Pontefici.

Il valore storico dei Patti Lateranensi è indiscusso, tanto da essere parte integrante della Costituzione Italiana. Vi furono inseriti nel 1948 e, più precisamente, nell’articolo 7 della Costituzione.

Il loro nome deriva dal palazzo di San Giovanni in Laterano in cui furono siglati fra l’allora cardinale Pietro Gasparri e Benito Mussolini, al tempo primo ministro italiano. Con questo accordo, l’Italia si impegnava a riconoscere l’indipendenza del Vaticano, nonché a corrispondergli un risarcimento pari a 750 milioni di lire per i danni finanziari che lo Stato Pontificio era destinato a subire, in seguito alla perdita del suo potere temporale.

Un altro aspetto fondamentale fu l’adozione della religione cattolica come religione di Stato da insegnare nelle scuole, nonché la stipulazione di leggi sul matrimonio che fossero conformi a quelle della Chiesa Cattolica. I Patti prevedevano anche un Concordato, poi rivisto nel 1984, che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa e il Governo.

La ricorrenza ha fornito l’occasione per un’emissione congiunta di francobolli dell’Italia e del Vaticano. I due francobolli hanno ovviamente la stessa vignetta che raffigura la Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense dove vennero firmati i Patti.

Federica Pozzi

Federica Pozzi, nata a Roma il 12 febbraio 1994. Diplomata al liceo classico e laureata all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” in Lettere moderne (laurea triennale) e in Editoria e scrittura (laurea specialistica). Appassionata di giornalismo, soprattutto di politica interna, esteri e calcio.