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Il Fatto quotidiano vola in Borsa con una nuova veste

di Samantha De Martin18 Marzo 2014
18 Marzo 2014

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Il Fatto quotidiano approda in Borsa e lo fa attraverso l’ampliamento dei contenuti del giornale, lo sviluppo di una nuova applicazione digitale, la crescita del sito con sezioni aggiuntive, un refresh grafico e la creazione di una struttura giornalistica e tecnica innovativa.
“Nonostante lo scenario generale di crisi del mercato dell’editoria italiana, crediamo di avere ottime potenzialità di sviluppo futuro e questo grazie alle nostre caratteristiche” ha spiegato Cinzia Monteverdi, amministratore delegato della Società Editoriale “Il Fatto” che ha ribadito la possibilità di realizzare un piano di sviluppo in grado di “indirizzare a un nuovo equilibrio tra le vendite in edicola e tutto ciò che ha a che vedere con il mondo digitale”.
Il nuovo piano industriale Lo scorso 12 marzo la società Editoriale ha approvato un piano industriale 2014-2017 che riflette la necessità di un’integrazione sempre più stretta tra i canali di produzione carta e web, oltre all’ esigenza di investire sul comparto digitale, e che potrebbe trovare, attraverso la quotazione in Borsa, una più rapida realizzazione.
“L’obiettivo del piano industriale – spiega Cinzia Monteverdi – è quello di realizzare un’offerta integrata dei diversi canali di informazione, senza tralasciare la “carta” che rappresenta per noi ancora una componente importante.
La preoccupazione dei lettori E ad una lettrice affezionata che qualche giorno fa, in una lettera indirizzata proprio all’amministratore delegato, aveva espresso preoccupazione dinnanzi al timore che, una volta approdato in Borsa, il quotidiano possa subire le pressioni di eventuali “padroni”, Cinzia Monteverdi aveva risposto garantendo il rispetto di quel patto stretto con i lettori, basato sulla “libertà e sull’indipendenza” dell’ijnformazione. “La maggioranza costituita dai soci fondatori attuali, di cui fanno parte fondamentale i nostri giornalisti, sarà blindata – ha assicurato la Monteverdi. -Il giornale sarà in mano loro. Nessuna azienda esterna dirà come fare il giornale ai nostri giornalisti. Inoltre verranno imposte, per la quota societaria messa sul mercato, comunque limitata, lotti minimi e lotti massimi”. Un’occasione per crescere investendo sulla flessibilità e sulla componente “giovane” di un quotidiano che conta un elevato numero di lettori su desktop, smartphone e tablet, sfruttando l’implacabile ritmo del cambiamento assecondato dagli incalzanti cambiamenti della tecnologia.

Samantha De Martin

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