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HomeCultura Il programma Erasmus+ torna nel Regno Unito. Sì all’accordo da 570 milioni di sterline

Il programma Erasmus+
torna nel Regno Unito
L'accordo con l'Unione europea

A cinque anni dalla Brexit

Londra stringe legami con Bruxelles

di Clara Lacorte17 Dicembre 2025
17 Dicembre 2025
Londra

Gli attivisti pro-UE tengono bandiere e cartelli dell'UE fuori dal Parlamento a Londra, Gran Bretagna, il 17 dicembre 2025. Il Regno Unito è pronto a rientrare nel programma di scambio studentesco Erasmus, ha confermato il governo britannico | Foto Ansa

LONDRA – È arrivato l’accordo ufficiale fra il governo britannico di Keir Starmer e l’Ue per la riadesione del Regno Unito all’Erasmus, il programma di scambio che interessa ogni anno tantissimi studenti dell’Unione europea. 

Il nuovo accordo dai tempi della Brexit

Dall’introduzione della Brexit, ormai cinque anni fa, per gli studenti inglesi non era infatti più possibile partecipare il programma Erasmus in Europa. Ma mercoledì 17 dicembre la Gran Bretagna e l’Unione Europea hanno concordato di consentire agli studenti del Regno Unito di rientrare nel popolare programma di scambio studentesco creato dall’italiana Sofia Corradi nel 1987. Un piccolo ma simbolico segnale di miglioramento delle relazioni dopo la Brexit. Il governo britannico ha affermato che il contributo del Regno Unito per l’anno accademico 2027/28 sarà di 570 milioni di sterline.

La mossa strategica di Starmer

Fin dalla sua elezione nel maggio dello scorso anno, il primo ministro Keir Starmer ha cercato di stringere legami più stretti con l’Ue favorendo così una “nuova era” nelle relazioni. Il ritorno del Regno Unito al programma Erasmus+, che consente ogni anno a centinaia di migliaia di studenti dell’Unione europea di studiare in un altro paese dell’Unione per un massimo di 12 mesi, ne è la conferma.  Inoltre, secondo quanto riportato in una nota, le due parti hanno concordato di avviare negoziati sull’integrazione del mercato elettrico e hanno fissato una scadenza per finalizzare un accordo commerciale su alimenti e bevande e il collegamento con i mercati del carbonio l’anno prossimo.

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