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HomePolitica Incontro Pinelli-Meloni, scoppia il caso. Le opposizioni attaccano

Incontro Meloni-Pinelli
Scoppia il caso
Il Csm si spacca, Pd attacca

La mail del vicepresidente a consiglieri

"Disponibile a incontro con Meloni"

di Lorenzo Giovanardi06 Novembre 2024
06 Novembre 2024

Il vice-presidente del Csm Fabio Pinelli e la Premier Giorgia Meloni | foto ANSA

ROMA – Diventa un caso che riaccende lo scontro tra governo e magistratura l’incontro avvenuto nella serata di lunedì a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Mentre da Palazzo Bachelet quattordici consiglieri del Csm chiedono a Pinelli di riferire davanti al plenum, i pareri tra le file dei membri dei togati sono discordanti.

Per Felipe Giuffrè, membro laico del Csm, come riferito in un’intervista al Corriere Della Sera, non si è trattato di un incontro irrituale, visto che come ha fatto emergere la stampa il Quirinale è stato regolarmente informato prima che questo faccia a faccia venisse effettuato. Marcello Basilico invece, membro togato del Csm, critica il comportamento del suo vice-presidente di essersi presentato a Palazzo Chigi in veste ufficiale e di non aver notificato questo incontro al Consiglio. Basilico ritiene anche che l’incontro si sarebbe dovuto rinviare in un momento in cui la coincidenza cronologica si sarebbe prestata meno a letture di parte.  Il togato fa riferimento alla tensione dovuta anche alla recente azione del tribunale di Catania di annullare il trattenimento di un egiziano, definendo l’Egitto un paese non-sicuro, andando quindi controcorrente rispetto al  pensiero dell’esecutivo. 

Nella giornata di oggi si sarebbe dovuto tenere un plenum in cui Pinelli avrebbe dovuto riferire al Consiglio i contenuti dell’incontro con la Premier. Tuttavia in mattinata il vicepresidente ha scritto una lettera in cui ha comunicato che non parteciperà a questo plenum ma che è “pronto a ricevere privatamente nel suo ufficio chiunque abbia  bisogno di qualsiasi chiarimento”. Il governo, a quanto emerge, avrebbe contato su un consenso del Capo dello Stato, il quale però sembrerebbe essere rimasto gelato da quanto accaduto. Un incontro che Debora Serracchiani, responsabile del Pd, ha definito qinopportuno, accusando la premier di voler compromettere l’indipendenza della magistratura. Critico anche Filiberto Zaratti di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha accusato la destra di giocare allo sfascio e Meloni di rischiare fortemente di provocare una grave crisi all’interno del sistema istituzionale.

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