A roof is strewn across a home's lawn as Rick Freedman checks his neighbor's damage from Hurricane Irma in Marco Island, Fla., Monday, Sept. 11, 2017. (ANSA/AP Photo/David Goldman) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]

Irma perde forzama resta l'allarmeFlorida, 12 milioni al buio

Il paradiso del sud in ginocchio Si rischia una crisi umanitaria

Oltre alla devastazione quello che resta dopo l’uragano Irma è il buio. In Florida almeno un terzo delle abitazioni è rimasto senza corrente elettrica. Per l’esattezza 12,5 milioni le persone sono rimaste senza elettricità. La stima è dei servizi di emergenza, secondo cui il 62% dei clienti è in blackout.

“C’è il rischio che diverse persone rimangano senza elettricità per settimane”. Lo ha detto il consigliere della casa Bianca per la Sicurezza Interna, Tom Bossert, rispondendo a domande sulle conseguenze del passaggio dell’uragano. Bossert ha spiegato che le autorità federali stanno adesso concentrandosi su Jacksonville e sulle Keys e intanto ha invitato le persone evacuate nelle scorse ore a non tornare nelle loro case prima di aver ricevuto indicazioni in tal senso.

In Georgia un 62enne è morto mentre saliva su una scala, sotto le macerie del tetto del suo capanno spazzato dal vento. Un altro uomo di 50 anni era morto alla periferia di Atlanta dopo che un albero era caduto sulla sua casa. In Carolina del Sud la vittima è un 57enne, colpito dai rami di un albero mentre rimuoveva i detriti fuori della sua abitazione.

Il “Sunshine State” è adesso in ginocchio e il governatore della Florida Rick Scott si trova di fronte alla conta dei danni. “Ci vorrà tempo”, ha dichiarato. Il ‘paradiso del Sud’ per gli Stati Uniti, l’arcipelago idilliaco sogno dei turisti è colpito al cuore, con i bar sulle spiagge spazzati via, strutture fragili per loro natura e per questo belle e attraenti che non hanno retto alla furia di Irma. “Si rischia una crisi umanitaria”, hanno affermato le autorità locali.

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.